Imperia, dal 19 marzo al 28 maggio al teatro Cavour la nuova rassegna sui classici del cinema

12 marzo 2025 | 09:51
Share0
Imperia, dal 19 marzo al 28 maggio al teatro Cavour la nuova rassegna sui classici del cinema

Selezionati i titoli che compongono un’ideale storia del cinema, sempre più vicina all’era contemporanea

Imperia. “Il grande cinema al Teatro Cavour” di Imperia continua nel segno dei film d’essai, con una nuova rassegna di classici restaurati in prima visione in programma sempre il mercoledì dal 19 marzo al 28 maggio. A cura di Sergio Maifredi, si fregia della collaborazione con Cineteca di Bologna, Lucky Red e Circuito Genova, con cui sono stati selezionati i titoli che compongono un’ideale storia del cinema, sempre più vicina all’era contemporanea. Sono: “Mulholland Drive di David Lynch (2001), “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders (1987), “In the Mood for Love” di Wong Kar-wai (2000), “C’era una volta in America” di Sergio Leone (1984), “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino (1994, vietato ai minori di 14 anni), “Blade Runner” di Ridley Scott (1982), “Amadeus” di Milos Forman (1984).

Il pubblico in questi mesi ha dimostrato di apprezzare la visione di un film nel chiuso della sala, che permette la migliore concentrazione e isola dal mondo esterno per immergersi nel pensiero di importanti registi. Sul grande schermo scorrono immagini nitide come mai si erano viste prima, neppure quando questi film sono usciti per la prima volta in pellicola, grazie al restauro. Condizioni speciali che rendono preziose le occasioni di partecipare alle serate del “Grande cinema al Teatro Cavour”. Biglietto intero 6 euro. Biglietteria aperta dalle 17.30 alle 20. Bar aperto un’ora prima della proiezione. Informazioni e aggiornamenti su www.teatropubblicoligure.it e sui social e sul canale Youtube di Teatro Pubblico Ligure.

La rassegna di film d’essai inizia mercoledì 19 marzo alle ore 20 con “Mulholland Drive” di David Lynch, un film del 2001 distribuito dalla Cineteca di Bologna, premiato a Cannes e candidato agli Oscar per la miglior regia, miglior film del 21° secolo in un sondaggio della BBC ed entrato nella classifica di “Sight & Sound” dei migliori 100 film della storia del cinema. “Mulholland Drive” è un puzzle ammaliante e perturbante sullo sfondo di una Hollywood fabbrica di sogni e incubi. David Lynch conduce Naomi Watts, Laura Harring e noi spettatori nell’oscurità della notte e dell’ambiguità, lungo il crinale tra reale e onirico, noir e mélo, dramma e commedia, in un labirinto ipnotico e avvolgente che ad ogni nuova visione svela interpretazioni, illuminazioni e dettagli inediti. Tutto inizia a Los Angeles, quando Betty incontra Rita, che ha perso la memoria mentre due uomini armati la inseguivano sulla strada Mulholland Drive.

Mercoledì 26 marzo alle 20 si prosegue con “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders, altro capolavoro restaurato e riportato in prima visione dalla Cineteca di Bologna. Girato nel 1987 è interpretato da Bruno Ganz e Solveig Dommartin nei ruoli principali. «Volevo raccontare – spiegava Wenders – la storia di questa città. Era ancora una città divisa. Ci vivevano due popoli diversi, sebbene parlassero la stessa lingua. Il cielo era l’unica cosa che a quei tempi unisse la città». “Il cielo sopra Berlino” è abitato da angeli. Invisibili, condividono lo spazio – ma non il tempo, né il colore – con gli umani. Sono immortali ma in fondo desiderano la nostra stessa fragilità, il nostro soffio vitale, toccare le cose e i corpi come noi li tocchiamo, baciare una donna, ferirsi e sentire finalmente il gusto del proprio sangue, amare e soffrire come noi amiamo e soffriamo.

Mercoledì 9 aprile alle 20 è in programma “In the Mood for Love” di Wong Kar-wai, un film del 200 riportato al cinema da Lucky Red in occasione del 25° anniversario. Il film, ormai cult assoluto, è stato presentato nel 2000 al Festival di Cannes, dove ha ottenuto il premio per la miglior interpretazione maschile a Tony Leung e il Gran Prix per la fotografia di Christopher Doyle ed è stato restaurato nel 2021 dall’Immagine Ritrovata di Bologna e dalla Criterion, sotto meticolosa guida del regista. Ambientato a Hong Kong nel 1962, inizia con il trasloco di Chow (Tony Leung), redattore capo di un quotidiano locale, e di sua moglie in un nuovo immobile, dove l’uomo stringe amicizia con una vicina, finché insieme scoprono che i rispettivi coniugi hanno una relazione.

Mercoledì 16 aprile inizia alle ore 19 uno dei capolavori di Sergio Leone, “C’era una volta in America”, che ha appena compiuto 40 anni ed è interpretato da un cast stellare: Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Treat Williams, Tuesday Weld, Joe Pesci e Burt Young. Ambientato negli Anni Venti, si avvia con il racconto di due ragazzini ebrei, Max (Woods) e Noodles (De Niro), che iniziano la loro carriera nella malavita con piccoli traffici illegali. Noodles, innamorato di Deborah (McGovern), finisce in prigione e ne esce durante il proibizionismo. La banda continua a concludere affari d’oro, ma a poco a poco
tra Max e Noodles il rapporto si deteriora. Un giorno, Max muore in uno scontro a fuoco e Noodles resta solo. Ma trent’anni dopo riceve una lettera.

Altro stile per “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino, da vedere mercoledì 7 maggio alle ore 20, riproposto da Lucky Red nel 30° anniversario. Per danzare di nuovo con John Travolta e Uma Thurman sulle note di “You Never Can Tell” di Chuck Berry e rivivere le avventure di personaggi entrati in maniera indelebile nell’immaginario collettivo: dai gangster Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) alla conturbante moglie del boss Mia Wallace (Uma Thurman), al pugile Butch Coolidge (Bruce Willis), l’indimenticabile “risolutore” Mister Winston Wolf (Harvey Keitel), i ladri Ringo “Zucchino” e Yolanda “Coniglietta” (Tim Roth e Amanda Plummer), e poi ancora il capitano Koons (Christopher Walken), Buddy Holly (Steve Buscemi) e lo stesso Quentin Tarantino. Un mix di azione, violenza e humour mai visti prima, un successo planetario che con il suo stile rivoluzionario e con il suo linguaggio originale ha consacrato Tarantino.

“Blade Runner” di Ridley Scott è un ulteriore tassello della storia del cinema in programma al Cavour il 21 maggio alle ore 20. Con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah, è un’opera di fantascienza liberamente ispirata al romanzo del 1968 “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick. In una Los Angeles piovosa e sovrappopolata, il poliziotto Deckard (Harrison Ford), dell’unità Blade Runner, viene richiamato in servizio. È un cacciatore di replicanti. Il suo compito è catturare quattro modelli Nexus-6 fuggiti dalle colonie spaziali e arrivati sulla Terra, con pochi giorni di vita rimasti prima della loro scadenza.

Infine, mercoledì 28 maggio la rassegna si conclude con “Amadeus” di Milos Forman, restaurato a 40 anni dalla sua uscita. La storia di Wolfgang Amadeus Mozart (Tom Hulce) raccontata attraverso gli occhi di un invidioso Antonio Salieri (un indimenticabile F. Murray Abraham) – un’opera che mescola storia e finzione, passione e talento – ha fatto di “Amadeus” uno dei film più iconici di sempre, un classico indiscusso, vincitore di ben otto premi Oscar, tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior attore non protagonista.