Il vino parla ligure: il CeSVin di Taggia unico partner scientifico italiano al simposio di Tolosa

26 marzo 2025 | 09:04
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Il vino parla ligure: il CeSVin di Taggia unico partner scientifico italiano al simposio di Tolosa
Il vino parla ligure: il CeSVin di Taggia unico partner scientifico italiano al simposio di Tolosa
Il vino parla ligure: il CeSVin di Taggia unico partner scientifico italiano al simposio di Tolosa

Al convegno mondiale sul vino, in programma dal 2 al 5 aprile

Taggia. Un piccolo centro con un grande respiro internazionale. Il CeSVin – Centro Internazionale di Studi per la Storia della Vite e del Vino – con sede nell’ex convento di Santa Teresa a Taggia, vola in Francia come unico ente scientifico italiano selezionato per partecipare al Convegno mondiale sul vino, in programma a Tolosa dal 2 al 5 aprile.

Un riconoscimento prestigioso per il centro presieduto dal professor Alessandro Carassale, che conferma la crescente autorevolezza del CeSVin nel panorama internazionale degli studi enologici. Il simposio, ospitato all’interno della rinomata Université Jean Jaurès, vedrà la partecipazione di ricercatori da quindici paesi – dall’Argentina all’Uruguay – e sarà dedicato al tema «Il vino e l’acqua. Tutta una storia». Un titolo evocativo che richiama la complessità di questo legame antico, oggi sempre più al centro del dibattito scientifico a causa della crisi climatica.

Il convegno non affronterà solo gli aspetti agricoli e produttivi, ma esplorerà il rapporto tra acqua e vino nelle sue molteplici declinazioni: dalla simbologia alla storia, dall’archeologia all’economia, fino alle rappresentazioni artistiche e letterarie. Un approccio multidisciplinare che ben si sposa con la visione del CeSVin, da anni impegnato a intrecciare saperi e territori, anche attraverso una biblioteca specialistica in continua espansione.

Il centro studi ligure porterà a Tolosa due interventi di alto profilo: il 2 aprile la ricercatrice Beatrice Palmero (CeSVin e Università di Mendrisio) parlerà del patrimonio viticolo storico delle Alpi Marittime; il 3 aprile sarà il turno del presidente Alessandro Carassale, con una relazione dedicata alla gestione degli approvvigionamenti vinari nella Repubblica di Genova in età moderna.

Una partecipazione che non è solo motivo di orgoglio locale, ma anche la conferma di come, da un piccolo borgo ligure, si possa contribuire attivamente al dibattito scientifico globale sul futuro della viticoltura.