Il decreto Dignità smonta il carro del Casinò

Corsa contro il tempo per sostituire i simboli dell’azzardo e salvare le inquadrature di Linea Verde. Carristi infuriati
Sanremo. Doveva essere un lungo weekend di festa dedicato al fiore, simbolo storico ed eccellenza della “Riviera”, e invece si sta trasformando in una corsa a ostacoli. Prima ci si è messo il maltempo, che sta mettendo a dura prova gli eventi in programma fino a sabato, quando sfileranno le bande musicali, mentre solo domenica – giusto in tempo per la parata dei carri – il sole tornerà a splendere su Sanremo in fiore 2025. Ora, a complicare ulteriormente la situazione, è arrivato un nuovo imprevisto: la censura imposta dalla Rai sul carro del Casinò Municipale, che costringe i carristi a ridisegnare la struttura su ruote a 48 ore dalla sfilata.
Il casus belli? Nientemeno che il decreto Dignità, la norma voluta nel 2018 dall’allora ministro Luigi Di Maio per vietare la pubblicità del gioco d’azzardo. Un provvedimento che oggi il governo Meloni sta rivedendo, riaprendo alla sponsorizzazione delle scommesse sportive. Ma mentre a Roma si discute, a Sanremo si smonta: dalla Rai è arrivato l’ordine perentorio di eliminare qualsiasi riferimento al mondo del gioco dal carro del Casinò Municipale, quest’anno fuori concorso per celebrare il suo 120° anniversario. Via quindi roulette, carte da poker e dadi, previsti nel bozzetto originale.
Un problema che, né in Comune né al Casinò, nessuno si era posto. Dopotutto, il Casinò di Sanremo non è esattamente un’entità clandestina: è una delle quattro case da gioco regolamentate dallo Stato, simbolo della città tanto quanto i fiori e il Festival della Canzone Italiana. E, dettaglio non trascurabile, viene ripreso ogni anno nelle dirette Rai del Festival, inquadrato e trasmesso a milioni di telespettatori senza che nessuno sollevi obiezioni. Eppure, per Linea Verde, che dedicherà una puntata speciale al corso fiorito, quei simboli dell’azzardo sono improvvisamente diventati tabù, al punto da minacciare di bannare il carro del Casinò dalle riprese televisive.
Da questa mattina, i maestri carristi del Comune stanno cercando una soluzione. Il carro manterrà sicuramente la sagoma dell’edificio in stile Liberty progettato dall’architetto Eugène Ferret, ma il marchio Casinò Municipale è da vedere se ci sarà. Certo, la situazione fa quasi sorridere. Da un lato, il Casinò è uno dei simboli più noti di Sanremo nel mondo, regolarmente inquadrato nelle riprese del Festival, eppure nel corso fiorito i suoi elementi più iconici devono essere rimossi. Dall’altro, roulette, carte e dadi possono essere considerati simboli del gioco d’azzardo, ma sono anche parte della storia del gioco legale e controllato nelle case da gioco municipali. E così, mentre artigiani e ingegneri cercano in extremis un’alternativa e il Casinò resta senza i suoi simboli, di certo c’è soltanto che in questa partita surreale, l’unica cosa davvero fuori gioco sembra essere il buon senso.


(In copertina il carro del Casinò in allestimento, con al centro la struttura che avrebbe dovuto ospitare la roulette francese)