Gestione Sclavi, ora la palla passa ad Argentina Arma e Polisportiva Riviera dei Fiori 2.0

L’ufficio Patrimonio del Comune tabiese ha convocato le due società in municipio a Taggia per capire se vorranno farsi carico dell’affidamento del campo sportivo
Taggia. L’ufficio Patrimonio del Comune tabiese ha convocato l’Argentina Arma e la Polisportiva Riviera dei Fiori 2.0 in municipio per lunedì prossimo 24 marzo alle 10. L’incontro servirà a chiarire se il raggruppamento, composto dalle due società sportive dilettantistiche, accetterà l’assegnazione del campo Ezio Sclavi di Levà dopo che la gestione di quest’ultimo era stata rifiutata da Sanremese e Taggia, cordata vincente in prima battuta nella gara per aggiudicarsi la gestione dell’impianto sportivo.
Secondo i bene informati sarebbe stata la dirigenza del Taggia, più che quella matuziana, a non aver voluto prendere in carico il campo per diversi motivi. A pesare sulle scelte tabiesi ci sarebbe stata la non proprio rosea situazione finanziaria in cui verserebbe la Sanremese, alle prese con debiti che non le avrebbero consentito di affrontare economicamente la gestione dello Sclavi (ora in stato di abbandono) lasciando così il solo Taggia a doversi sobbarcare i 190mila euro richiesti dal contratto. Inoltre oramai rimangono solo due anni di gestione disponibili, essendo gli altri due “saltati” a causa del contenzioso che ha visto in guerra le due cordate concorrenti.
Quando era stato oramai chiaro che i sodalizi tabiese e matuziano avrebbero rinunciato allo Sclavi, l’Argentina Arma aveva diffuso questa nota stampa: “Rinnoviamo la propria disponibilità, nel caso di rinuncia della costituenda RTI Sanremese-Taggia calcio, a prendere in gestione il campo sportivo Sclavi in qualità di società partecipante al bando e seconda in graduatoria. In tal caso la nostra società si farà carico degli investimenti economici sottoscritti in sede di bando indipendentemente dalla durata della gestione. Che gli anni siano quattro o due; il nostro cuore ci porta ad andare oltre l’aspetto economico. Lo Sclavi è l’Argentina, l’Argentina è lo Sclavi”.