Bordighera, appartamento confiscato a criminalità in via Torino: c’è un’offerta per gestirlo

25 marzo 2025 | 09:38
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Bordighera, appartamento confiscato a criminalità in via Torino: c’è un’offerta per gestirlo

Diventerà una casa rifugio destinata ad accogliere donne e bambini vittime di violenza

Bordighera. E’ arrivata una sola offerta a Palazzo Garnier per la gestione dell’appartamento di via Privata Torino, confiscato alla criminalità organizzata e trasferito al patrimonio indisponibile del comune di Bordighera. Palazzo Garnier, per affidare l’immobile di oltre 100 metri quadrati, composto da sette vani, nei mesi scorsi aveva indetto un avviso esplorativo rivolto alle associazioni che utilizzassero l’appartamento per scopi sociali.

L’immobile, infatti, sarà utilizzato come “Casa Rifugio” di secondo livello, destinata ad ospitare a titolo gratuito le donne (e i loro eventuali figli minori) vittime di violenza ed allontanatesi per questioni di sicurezza dalla loro abitazione. Donne e bambini che, superato il pericolo per la propria incolumità, necessitano dell’accompagnamento verso la semi-autonomia.

L’immobile di via Privata Torino era stato confiscato nel 2003, con decreto del Tribunale di Imperia, su proposta della Direzione Investigativa Antimafia di Genova, a Gennaro Romano, considerato esponente della criminalità organizzata. Oltre alla confisca di conti correnti e dell’appartamento, intestato alla convivente, a Romano era stato applicato anche il provvedimento di sorveglianza speciale con obbligo di residenza per 5 anni.

Secondo gli inquirenti, come riportato nel decreto, Romano ha iniziato a commettere reati sin dai primi anni Settanta, quando ancora ventenne venne denunciato e condannato per detenzione ed porto di armi, contrabbando, associazione a delinquere finalizzata al falso monetario, falso e altri reati commessi in varie parti di Italia (Napoli, Imperia, Bolzano, Genova, Ventimiglia, Cuneo, Roma, Bordighera) ed anche in Francia (Nizza, Aix en Provence). Romano è dichiarato essere persona socialmente pericolosa, poiché abitualmente dedita a traffici delittuosi: per la condotta ed il tenore di vita rispetto alle dichiarazioni fiscali, è stato indiziato di appartenere ad associazioni di tipo mafioso con il grado di “concorrente esterno”. Molti, infatti, i contatti con persone di spicco della criminalità organizzata, intercettati dagli investigatori.