Boom di agriturismi, ma il Ponente ligure resta fanalino di coda per il lavoro

Cultura e patrimonio risorse tangibili su cui investire. Emergenza per dispersione idrica e incidenti mortali sulle strade extraurbane
Imperia si conferma la provincia più fragile della Liguria sul piano economico e sociale, secondo il rapporto BesT 2024 dell’Istat, che misura il benessere equo e sostenibile nei territori italiani. Se la regione nel suo complesso mantiene livelli superiori alla media nazionale ma inferiori rispetto al Nord-Ovest, Imperia si distingue per il reddito disponibile equivalente più basso: 15.800 euro annui per il 50% della popolazione residente in famiglia, ben al di sotto dei 18.800 euro della media ligure e dei 19.900 euro del Nord-Ovest.
A pesare su questa situazione è un mercato del lavoro meno dinamico rispetto al resto della regione. Nel 2023 (anno su cui si basa il report pubblicato lunedì), il tasso di occupazione nella fascia 20-64 anni si è attestato al 67,3%, il più basso della Liguria, mentre le giornate retribuite nell’anno dai lavoratori dipendenti sono state 72,4 su 100, quasi cinque punti in meno rispetto alla media regionale. Per contro, Imperia è anche la provincia con il tasso di infortuni mortali più basso della Liguria, pari a 7,9 per 10mila occupati, inferiore sia alla media ligure (10,9) che a quella italiana (10,0).
Se sul piano occupazionale ed economico Imperia fatica a tenere il passo con il resto della Liguria, c’è un settore in cui la provincia emerge nettamente: quello del turismo rurale. Imperia vanta la maggiore diffusione di aziende agrituristiche della regione, con 22,1 aziende ogni 100 km², il doppio rispetto alla media italiana (8,6 per 100 km²) e oltre tre volte il dato medio del Nord-Ovest (6,8 per 100 km²). Anche il patrimonio culturale potrebbe essere un fattore di rilancio. I Giardini Botanici Hanbury di Ventimiglia, ad esempio, sono tra le strutture più visitate della provincia, con oltre 37 mila visitatori nel 2022, mentre l’offerta museale, pur ridotta rispetto ad altre province liguri, ha registrato una quota significativa di visitatori stranieri (34,2%), superiore alla media regionale.
Il rapporto BesT 2024 evidenzia alcune criticità per Imperia anche sul fronte della qualità della vita e dei servizi pubblici. La provincia registra la minor partecipazione alla formazione continua (5,3% contro il 13,1% della Liguria) e una percentuale inferiore alla media italiana per la presenza di diplomati e laureati. Inoltre, la dispersione idrica dalle reti comunali è aumentata rispetto agli anni precedenti, raggiungendo il 48,2% dell’acqua immessa, uno dei valori più alti della regione. Sul fronte della sicurezza, Imperia si distingue in positivo per il basso numero di omicidi volontari (0,5 per 100 mila abitanti), ma in negativo per la mortalità stradale in ambito extraurbano, che con il 6,9% ogni 100 incidenti risulta la più elevata della Liguria e in crescita rispetto agli anni precedenti.
(In copertina una veduta aerea dell’estremo Ponente)