Bollette idriche: l’avvocato Panero diffida Rivieracqua

Al centro della contestazione vi sono le fatture recapitate agli utenti con aumenti ritenuti illegittimi e privi di adeguata trasparenza
Imperia. Continua la battaglia legale contro gli aumenti delle tariffe del servizio idrico integrato gestito da Rivieracqua S.p.A. per l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Imperiese. L’avvocato Enrico Panero ha formalizzato una diffida rivolta a numerose istituzioni, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Liguria, ARERA, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e la Guardia di Finanza, denunciando una serie di irregolarità che mettono in difficoltà migliaia di utenti.
Al centro della contestazione vi sono le fatture recapitate agli utenti con aumenti ritenuti illegittimi e privi di adeguata trasparenza. «Le voci delle bollette non sono indicate in maniera precisa e non sono comprensibili per l’utente, che invece deve essere messo nella condizione di capire a cosa facciano riferimento», ha dichiarato l’avvocato Panero.
Secondo il legale, la genesi del problema risiede nei decreti del Commissario ad acta della Provincia di Imperia, il quale avrebbe trasmesso con un anno e mezzo di ritardo la proposta tariffaria. Tale ritardo avrebbe comportato una revisione delle tariffe con effetto retroattivo per gli anni 2022 e 2023, un’azione in evidente contrasto con la deliberazione ARERA n. 580/2019. «Gli assurdi aumenti in bolletta non possono essere qualificati come conguagli e acconti, poiché manca il nesso di corrispettività con la prestazione effettivamente erogata», ha aggiunto Panero.
Un ulteriore aspetto critico riguarda le minacce di interruzione della fornitura idrica per gli utenti considerati morosi. «La sospensione dell’acqua è una misura estrema che va adottata solo dopo aver esperito ogni altro mezzo di recupero crediti e garantito il diritto dell’utente a una verifica equa delle contestazioni», ha sottolineato il legale. Rivieracqua, secondo la diffida, avrebbe omesso di rispondere ai reclami e di informare adeguatamente i cittadini sulle possibilità di rateizzazione o di dilazione dei pagamenti, violando così la Carta dei Servizi e le normative di settore.
Nella diffida si chiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti. In particolare, l’avvocato Panero sollecita ARERA e AGCM a intervenire per sanzionare le violazioni, la Regione Liguria a monitorare l’efficienza del servizio idrico e la Guardia di Finanza a verificare l’esattezza degli importi addebitati in bolletta. «Non possiamo accettare che i cittadini paghino il prezzo di una gestione inefficiente e poco trasparente», ha concluso. La battaglia per la trasparenza e la legalità nelle bollette dell’acqua è tutt’altro che chiusa, e si attendono le risposte delle istituzioni alle richieste avanzate nella diffida.