Autovelox a Porra, consigliere Scullino: «Ora di smetterla di incassare da chi non fa ricorso»

Il Tribunale di Imperia ha dichiarato infondati gli appelli contro le sentenze del Giudice di Pace: «Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico»
Ventimiglia. Autovelox sulla SS20 tra Porra e Trucco ancora al centro delle polemiche. Dopo le discussioni sul limite di velocità di 50 chilometri orari considerato troppo limitante e la furia di numerosi automobilisti italiani e francesi che si sono visti recapitare a casa sanzioni salatissime, ora il Tribunale di Imperia si è pronunciato dichiarando infondati gli appelli contro le sentenze del Giudice di Pace.
A commentare la vicenda è il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino: «Ho scritto più volte al Sindaco che stava andando a sbattere ad alta velocità contro un muro, ma non mi ha ascoltato. Attendo tuttora la risposta alla mia interpellanza sulla mancata omologazione degli autovelox messi in funzione ed impiegati per quasi due anni, nonostante centinaia di annullamenti e ripetute sentenze della Cassazione.
Ora che anche il Tribunale ha detto che quegli autovelox non possono essere utilizzati il Sindaco continuerà a fare sorrisini e spalluccia? Per quanto tempo ancora le spese della sua gestione non oculata continueranno a gravare sulla collettività?
Credo che sia giunto il momento di smetterla di incassare da chi non fa ricorso, facendo pagare alla collettività le spese della gestione incauta.
La Cassazione Penale, nella sentenza di pochi giorni fa, è stata molto chiara: quando ci sono dei dubbi occorre essere particolarmente cauti, non andare avanti come se niente fosse. Abbiamo pagato i vigili per verbalizzare le multe, la concessionaria per il noleggio degli autovelox e la spedizione delle raccomandate, le spese legali per resistere in primo grado (perdendo) e per fare appello (perdendo di nuovo), le spese vive per iscrivere a ruolo gli appelli, anzi il doppio visto che erano infondati, in alcuni casi dovremo pure rimborsare le spese legali di chi ha vinto, inoltre non abbiamo incassato le multe annullate e rischiamo di dover restituire quelle incassate. Un successone!
Se un autovelox su una strada senza sbocco, visto che il Tenda è chiuso, porta migliaia di sanzioni non è il caso di brindare alla faccia dei residenti dell’entroterra; quel dato evidenzia che qualcosa non va, visto che le persone, specie quelle meno abbienti, non si cercano le multe da sole.
Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Credo che sia giunto il momento di staccare la spina, intanto agli autovelox non omologati e poi, magari, anche al Sindaco dell’apparenza senza sostanza».