Alla scoperta dell’ipnosi con la psicoterapeuta e ipnotista Patrizia Sciolla

Spesso percepita come una forma di magia o pratica occulta, ha da sempre esercitato un grande fascino
Bordighera. Spesso percepita come una forma di magia o pratica occulta, o semplicemente come un argomento avvolto nel mistero e amplificato da film, romanzi e spettacoli, l’ipnosi ha da sempre esercitato un grande fascino anche se attorno a questo tema si intrecciano numerosi miti infondati.
Per poter smentire alcune credenze popolari e fare chiarezza su cosa sia l’ipnosi, è stato necessario affrontare l’argomento con l’ipnotista, psicologa e psicoterapeuta Patrizia Sciolla, che pratica l’ipnosi ericksoniana da ben 20 anni e che, recentemente, si è formata per attuare un’ipnosi più profonda, messa in atto da pochi professionisti in Italia, in grado di trasportare quasi tutti i soggetti che si sottopongono a questo trattamento.
«L’ipnosi è uno stato naturale di coscienza», spiega Patrizia Sciolla, che aggiunge: «In realtà, noi andiamo in ipnosi più volte nella quotidianità: quando ci immergiamo in un buon libro, oppure quando siamo rapiti e ci immedesimiamo in un film e nei contenuti social o, ancora, nel momento in cui guidiamo la macchina senza pensarci. Perciò, è qualcosa che noi abbiamo costantemente, ma non ci rendiamo conto di quando c’è oppure no».
Ma per cosa può essere utilizzata? «In realtà può essere utilizzata praticamente per tutto: siccome è uno stato naturale di coscienza, è come se noi, in quel momento, utilizzando maggiormente le onde Alfa e le onde Teta, fossimo particolarmente concentrati su un determinato argomento. L’induttore, cioè il professionista che induce la trance, mette il soggetto in uno stato di coscienza più profondo e quindi tutto quello che poi sarà la suggestione data al paziente, come ad esempio quella di mangiare cibo sano, piuttosto che respirare aria sana invece del tabacco, è come se avesse più pregnanza dentro la mente del soggetto. L’unico mezzo che abbiamo per toccare le onde Alfa, cioè quelle dedicate all’immaginazione ad occhi chiusi, e le onde Teta, cioè quelle dedicate alle fasi Rem del sonno, è proprio l’ipnosi».
Erroneamente si potrebbe dunque pensare che dopo essere stati sottoposti all’ipnosi per raggiungere un obiettivo, questo sarà ottenuto automaticamente: «Attraverso questa pratica si cerca di dare priorità al desiderio che ha portato la persona a sottoporsi al trattamento, ma questo non significa che non ci debba essere l’impegno da parte del paziente. Non è sufficiente la sola volontà dello stesso di raggiungere un obiettivo, ma deve esserci anche una motivazione molto forte; altrimenti l’ipnosi potrebbe rivelarsi inefficace. Per questo, c’è bisogno di un grande allenamento: grazie all’immaginazione, la persona può creare una visione diversa di sé e vedersi, ad esempio, mentre smette di fumare o mentre mangia cibi sani. Si tratta di un processo che viene insegnato al paziente dopo la sessione di ipnosi, cosicché, a poco a poco, questa immagine mentale venga rafforzata e diventi sempre più importante all’interno della mente, poichè corrispondente a ciò che lui desidera.
L’ipnosi da palcoscenico, inoltre, è la stessa di quella clinica solo che in quest’ultima viene data una suggestione, un cambiamento: pensare per immagini e metafore può avere un effetto che trasporta dalla mente all’organico».
Importante, anche l’effetto che l’ipnosi può avere in termini di benessere: «L’ipnosi ha un effetto benefico importante, perché sostanzialmente può abbassare la percezione del dolore, sia esso fisico o emotivo. Si pensa proprio che le suggestioni ipnotiche allevino il dolore nel 75% dei casi, perché l’ipnosi può attivare e regolare alcune zone del cervello che sono coinvolte nella sua modulazione. Quindi, i pazienti che si sottopongono all’ipnosi per questo motivo imparano ad autoregolarlo. Ad esempio, applicata prima di un’operazione, può determinare un recupero molto più veloce e un’ansia minore, mentre si possono ottenere risultati positivi anche in termini di autostima e fiducia in se stessi, poichè essa rafforzerà il proprio io. Per questi motivi, infatti, do l’opportunità di accedere gratuitamente all’ipnosi a tutto il gruppo della Rinascita della Lilt, cosicché le persone possano tollerare meglio le cure e migliorare lo stato fisico e mentale».
Rispetto alle credenze popolari, la psicoterapeuta Patrizia Sciolla spiega: «L’ipnosi non produce effetti negativi e non ci sono controindicazioni; anzi, può portare a effetti positivi come quello di migliorare la qualità del sonno. Inoltre, non esistono persone non ipnotizzabili; semplicemente, possono esserci delle persone che avranno più difficoltà nel farsi trasportare totalmente. Essa è in grado di rilassare sia il corpo che la mente e di trasportare il paziente in uno stato totalmente piacevole» e conclude dichiarando:
«L’ipnosi è un trattamento complementare della terapia e non si sostituisce ad essa; inoltre, non comporta una perdita di controllo del paziente: esso è sempre vigile, sente tutto ciò che capita intorno a lui, ma non gli dà valore e la mente e il corpo essendo maggiormente connessi l’uno con l’altro, accettano più facilmente ciò che si vuole modificare».