Al giudice Livatino dedicata la giornata dei Giusti



Dopo la cerimonia, visita alla nuova piazza di Coldirodi pronta dopo i lavori
Sanremo. Coldirodi ha celebrato ieri la Giornata dei Giusti con una cerimonia intensa e carica di significato, nel corso della quale è stata piantumata nel Giardino dei Giusti di Villa Luca una gemma dell’Albero della Legalità, prelevata dal ficus piantato a Palermo dopo la strage di Capaci e simbolo dell’eredità morale lasciata da Giovanni Falcone.
Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e religiose, oltre a numerosi cittadini e studenti. Un momento particolarmente toccante è stato lo scoprimento della targa dedicata al giudice Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia a soli 37 anni e beatificato nel 2021, simbolo di un coraggio che oggi continua a ispirare le nuove generazioni.
Il Giardino dei Giusti di Coldirodi, nato nel 2021 grazie alla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura e l’Istituto Comprensivo Sanremo Ponente, rappresenta un luogo di memoria e riflessione, dove ogni anno vengono onorate figure che si sono distinte per il loro impegno in favore della giustizia e della dignità umana. Quest’anno il progetto ha coinvolto anche l’Istituto Colombo, rafforzando il legame con il mondo della scuola.
Negli scorsi anni, il Giardino ha reso omaggio a figure di spicco come Sophie Scholl, studentessa tedesca della Rosa Bianca che si oppose al nazismo, Gino Bartali, il campione di ciclismo riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno nel salvare gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, monsignor Maurizio Michele Raffa, nativo di Bajardo e anch’egli “Giusto tra le Nazioni”, e Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace grazie alla sua lotta ambientalista.
Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore Massimo Donzella e la consigliera comunale Silvana Ormea, che hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la città di Sanremo e per la frazione di Coldirodi. “Nel Giardino dei Giusti di Coldirodi è stata apposta una targa e messa a dimora una gemma dell’albero di Falcone in memoria del giudice Rosario Livatino, che venne ucciso dalla mafia a soli 37 anni – ha commentato Donzella –. Si è trattato di una cerimonia molto sentita, in cui si sono messi in risalto i valori della giustizia. Dopo la cerimonia abbiamo anche avuto modo di apprezzare la riqualificazione della piazza, che torna a essere un punto di riferimento per la comunità di Coldirodi”.
