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A Villa Nobel “La vitamina D nella patologia di genere: lo stato dell’arte”

19 marzo 2025 | 11:49
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A Villa Nobel “La vitamina D nella patologia di genere: lo stato dell’arte”

L’insufficienza o carenza di vitamina D costituisce purtroppo una pandemia diffusa e silenziosa che colpisce circa il 40% della popolazione europea e l’80% degli italiani ed è responsabile di quasi tutte le fratture che colpiscono i pazienti in età avanzata

Sanremo. «La Medicina di genere – spiega la dott. Elena Lanteri Cravet, Presidente della Sezione Provinciale di Sanremo-Imperia – è una branca della Medicina,  quasi una dimensione trasversale, interdisciplinare ed innovativa, che coinvolge tutte le figure professionali impegnate in ambito sanitario. Prende  in considerazione le differenze tra uomo e donna di fronte alla salute e alla malattia: differenze nei sintomi, nei percorsi diagnostici, nelle necessità terapeutiche e nell’efficacia dei farmaci, differenze nell’andamento e prevalenze delle malattie, mortalità, prevenzione differenziata.  In quest’ottica è stato organizzato dalla Associazione Italiana Donne Medico (A.I.D.M.), sezione di Sanremo,  sabato 22 marzo a Sanremo  il Convegno La vitamina d nella patologia di genere: lo stato dell’arte” che apre una nuova visione sulle oramai riconosciute funzioni della vitamina D,  definita “vitamina del sole”, nel mantenimento dell’omeostasi dell’organismo umano».

L’insufficienza o carenza di vitamina D costituisce purtroppo una pandemia diffusa e silenziosa che colpisce circa il 40% della popolazione europea e l’80% degli italiani ed è responsabile di quasi tutte le fratture che colpiscono i pazienti in età avanzata.

In considerazione delle sue molteplici funzioni biologiche è fondamentale una adeguata informazione per assicurare un corretto e costante livello plasmatico, sottolineando che si tratta di un nutriente che il nostro organismo produce grazie alla luce solare e la cui carenza  va reintegrata cambiando le proprie abitudini quotidiane alimentari e, come ultima risorsa, facendo ricorso a eventuali terapie modulate sulla persona mediante indicazione medica.

La conosciamo tutti per la  sua principale funzione che è quella del mantenimento della salute delle nostre ossa, ma le altre  sono altrettanto importanti, soprattutto la regolazione della risposta immunitaria, la capacità di rinforzare le nostre prime barriere a partire dalla vita intrauterina per proseguire poi nella vita post-natale. I suoi effetti benefici sulla salute, quali il favorire la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di varie neoplasie, ne fanno un vero pilastro per la salute del nostro organismo».

Al Convegno interverranno numerosi professionisti  di livello Nazionale per approfondire questi temi, tra cui la Presidente in carica dell’Associazione Italiana Donne Medico, dott. Concetta Laurentaci , Responsabile dell’ USD Percorsi Riabilitativi e Protesica di Matera, la Past President, dott. Antonella Vezzani, già Responsabile della Terapia intensiva Cardiologica dell’Università di Parma, oltre alle Presidenti AIDM delle sezioni di Genova e del Tigullio .

La partecipazione al Convegno fornirà ai partecipanti  7,8 Crediti Formativi ECM