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Ventimiglia, l’ex senatore Luciano Lorenzi presenta il libro “Centro di espansione dell’universo”

13 febbraio 2025 | 19:46
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L’obiettivo del volume è quello di diffondere, attraverso delle dimostrazioni, la verità scientifica della cosmologia osservativa

Ventimiglia. «Il tema è quello della cosmologia vera, della cosmologia osservativa che è diversa dalla cosmologia ci hanno propinato. Un universo che sta decelerando: è questa la novità. Un universo che ha un’età molto minore di quello che dicono perché ha solo 4.8 miliardi di anni, un universo che ha un centro di espansione intorno al quale sta ruotando ad una velocità addirittura tripla di quella con cui si sta espandendo», sono queste le linee essenziali del libro dell’ex senatore Luciano Lorenzi che questa sera, presso la biblioteca civica Aprosiana, ha presentato il volume “Centro di espansione dell’universo”.

Nato a Ventimiglia e divenuto astronomo dell’osservatorio astronomico di Torino durante la sua carriera, Lorenzi si descrive un “eretico” perché contrario alla teoria cosmologica di Einstein e del  principio cosmologico di Giordano Bruno, con dimostrazioni che inserisce nel suo volume: «Ci troviamo in una situazione cosmologica diversa da quella che ci hanno raccontato: l’universo è finito nello spazio e nel tempo ed è disomogeneo».

L’obiettivo del libro è proprio quello di far sì che la cosmologia ufficiale accolga il suo messaggio, ma perché questo avvenga deve «disdire tutto ciò che prima aveva divulgato e che aveva fatto: una cosa per niente facile. Per cui, non mi aspetto certamente vita facile dalla cosmologia ufficiale, mi aspetto una vita facile dai fisici e da tanti altri rami della scienza perché senz’altro dobbiamo andare d’accordo con tutte le altre discipline perché la cosmologia non può essere indipendente dalle altre materie, quindi il problema è quello di vincere la cosmologia ufficiale di oggi che dice, addirittura, che l’universo ha 13.7 miliardi di anni che è un’assurdità».

Il libro che è diviso in due parti, una più tecnica e una più divulgativa, pone come centrale il tema dell’origine dell’universo: «Il Big Bang non è nient’altro che una concentrazione di materia che, giunta a un certo punto, passa dall’attrazione alla repulsione e in questo passaggio, l’atomo primitivo si disintegra. Il mio modello però, prevede che ci sia stato un universo prima del nostro che era collassato e che aveva formato una grande compressione e una grande contrazione, quindi il Big Bang. Ciò che è certo, è che noi viviamo nell’universo dell’ultimo Big Bang».

Ma c’è anche un altro aspetto su cui si è soffermato: «Contesto il Big Bang solo caldo, perché lo considero anche duro: l’universo che esplode è un universo solido perché l’atomo primitivo è fatto della concentrazione massima di materia. Questo atomo primitivo si frammenta in tanti granuli e questi creano le quasar», e in merito alle trasformazioni delle galassie ha sottolineato che «tutto si è formato per disgregazione e non per aggregazione». Dimostra infine, che c’è un «un centro, che l’universo è in forte rotazione a più di 60 mila km al secondo mentre ci stiamo allontanando dal punto di espansione a 18 mila km al secondo».

Presente all’incontro, l’assessore Calcopietro che ha affermato: «Sono lieta di accogliere un evento di così alta calibratura: non capita tutti i giorni di riuscire a girarsi in mezzo a tante formule matematiche e scientifiche. E’ una materia che può arrivare e sfociare in tantissimi ambiti anche artistici e culturali, quindi ringrazio Lorenzi perchè la scienza è la base di tutto ed è un’ottima occasione anche per sensibilizzare i più grandi e più giovani sul tema dell’universo».

Ad assistere alla presentazione anche il consigliere Scullino che ha ricordato i momenti in cui ha conosciuto Lorenzi e ringraziandolo per il suo intervento.