Utilizzo anticipato dell’avanzo di amministrazione, il consigliere Panetta presenta pregiudiziale
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La parola passa ai tecnici: «Tutto regolare». La pratica va avanti
Ventimiglia. E’ bagarre in consiglio comunale sulla proposta di delibera relativa alla ratifica della variazione di bilancio n. 1/2025 adottata in via d’urgenza dalla giunta comunale. Al centro del dibattito, l’utilizzo anticipato di 1.456.674,15 euro del presunto avanzo di amministrazione, una scelta che ha sollevato forti perplessità tra le file dell’opposizione.
Il tema è stato sollevato dalla consigliera Tiziana Panetta, che già negli scorsi consigli comunali aveva osservato come ci fossero delle presunte inesattezze nel testo di delibera che ha portato all’approvazione del Bilancio.
Secondo Panetta, l’avanzo di amministrazione può essere stabilito solo dopo l’approvazione del rendiconto consuntivo relativo al 2024, rendendo quindi prematuro e rischioso il suo utilizzo anticipato. «Con questa delibera ci si chiede di autorizzare la spesa di quasi 1,5 milioni di euro senza sapere se l’avanzo esista davvero e in quale misura», ha dichiarato la consigliera, sottolineando come la cifra coincida con l’errore riscontrato nel bilancio previsionale 2025.
Dubbi sono stati sollevati anche in merito alla destinazione delle somme previste nella variazione. Tra gli interventi finanziati figurano 500.000 euro per la demolizione della passerella e altrettanti per interventi sul campo da calcio Morel, spese che, secondo Panetta, non rientrano tra quelle urgenti al punto da giustificare un ricorso al presunto avanzo di amministrazione. «Si tratta di opere che potevano essere previste nella fase di redazione del bilancio previsionale e che non rispettano i criteri normativi di urgenza richiesti dal Testo Unico degli Enti Locali», ha ribadito.
Ulteriori perplessità riguardano la mancanza di una relazione documentata del dirigente competente che certifichi l’impossibilità di proseguire attività soggette a scadenze senza l’utilizzo del presunto avanzo. «Non è stata fornita alcuna relazione che dimostri che questi fondi siano indispensabili per evitare danni all’ente, come previsto dalla normativa», ha evidenziato sempre Panetta.
A destare particolare preoccupazione sono state anche alcune affermazioni contenute negli atti amministrativi, in cui si riconosce che le operazioni di revisione dei residui e la quantificazione definitiva delle poste accantonate nel risultato di amministrazione sono ancora in fase di definizione. «Gli stessi uffici sembrano suggerire prudenza, avvertendo che i valori finanziari indicati non possono essere considerati certi, eppure la maggioranza procede senza esitazioni», ha denunciato la consigliera di minoranza.
In conclusione, la consigliera comunale di minoranza Tiziana Panetta ha formalmente chiesto il ritiro della pratica, sottolineando i rischi legati a questa operazione finanziaria e invitando l’amministrazione a riflettere prima di assumere impegni potenzialmente pericolosi per le casse comunali.
La richiesta non ha trovato accoglimento da parte della maggioranza, che dopo una sospensione dei lavori del parlamentino, ha lasciato la parola ai tecnici comunali, che hanno spiegato la regolarità della pratica.