Sanremo sold out nel periodo festivaliero, il commento degli addetti ai lavori
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La città dei fiori ha retto, senza particolari disagi alla pacifica invasione di visitatori, anche se per il futuro sono in diversi, tra le associazioni di categoria, a chiedere un miglioramento della viabilità, sia pedonale che veicolare
Sanremo. A Festival da poco concluso, le associazioni di categoria tirano le somme e guardano al futuro della manifestazione. Il numero di presenze durante il periodo festivaliero non è stato ancora ufficializzato, ma si parla decine di migliaia di persone. La città dei fiori ha retto, senza particolari disagi alla pacifica invasione di visitatori, anche se per il futuro sono in diversi, tra le associazioni, a chiedere un miglioramento della viabilità, sia pedonale che veicolare.
LE REAZIONI
Flavio Alborno di Sanremo On: «Sicuramente c’è stata un’altissima affluenza di visitatori. Tra i nostri associati a beneficiarne sono stati soprattutto bar e ristoranti, forti di un’offerta che varia dallo spuntino economico fino alla cucina di alto livello offerta dai ristoranti di categoria superiore. Sono stati un po’ penalizzati i negozi, con le zone “gialla” e “rossa” del centro che hanno limitato il passaggio e la vista delle vetrine, ma questo era quasi inevitabile. Sicuramente va migliorata, per le prossime edizioni, la viabilità pedonale e su questo punto avremo degli incontri con l’amministrazione».
Cristian Feliciotto, albergatore, presidente provinciale di Federalberghi-Confindustria: «È andato tutto bene in termini di presenze, stanze occupate, servizio offerto e soddisfazione della clientela. Si è lavorato soprattutto con turisti italiani ed addetti ai lavori. Ci sono stati anche molti francesi abituè che hanno voluto vivere Sanremo anche durante il periodo del Festival. A mia opinione bisognerebbe, per il futuro, “blindare” di più il centro città limitando l’accesso ai mezzi pubblici, ai taxi ed ai veicoli degli addetti ai lavori. Per fare questo bisogna però realizzare dei parcheggi in periferia serviti da dei bus navetta».
Andrea Di Baldassarre, presidente di Confcommercio Sanremo. «Oramai il Festival non è più solo dei sanremesi ma è una ricorrenza di tutti gli italiani, quasi al pari di Natale e Capodanno, con una risonanza internazionale. Come Confcommercio siamo d’accorso con quanto sostiene il sindaco Alessandro Mager. Ovvero che la ricaduta sulla città non deve fermarsi alla settimana festivaliera ma essere estesa a tutto l’anno, con eventi e con dinamiche che soddisfino anche quelle attività che non godono direttamente della ricaduta economica portata dal periodo festivaliero».