Sanremo, simulazione di soccorso in mare per i 160 anni della Capitaneria di Porto

12 febbraio 2025 | 14:11
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Sanremo, simulazione di soccorso in mare per i 160 anni della Capitaneria di Porto

All’evento hanno preso parte bambini e ragazzi delle scuole medie ed elementari

Sanremo. Questa mattina, presso lo spazio di Pian di nave si è svolta una simulazione di salvataggio in mare organizzata dalla Guardia Costiera, alla quale hanno preso parte bambini e ragazzi delle scuole medie ed elementari. I tenenti di vascello Gabriele Carella e Alessandro Felice hanno raccontato ai presenti tutte le fasi che vengono effettuate dagli operatori nei casi in cui sono chiamati a intervenire in casi di pericolo.

«Oggi assisteremo insieme a una simulazione di incidente e a una successiva simulazione di ricerca e soccorso in mare con recupero di naufraghi. Utilizzeremo due motovedette della Guardia Costiera, rispettivamente di classe 300 e 800, e di un elicottero av139 della base aerea di Sarzana.», ha spiegato il tenente Felice, «La Guardia Costiera garantisce ogni giorno assetti navali e aerei specializzati al soccorso, in grado di condurre operazioni complesse in condizioni climatiche e visibilità estreme sia diurne sia notturne. Quello che è appena cominciato è un anno importante per la Guardia Costiera: il 2025, infatti, segna il centosessantesimo anniversario di fondazione della Capitaneria di porto.»

L’evento odierno ha permesso di assistere alla simulazione di un caso di incendio verificatosi su un’imbarcazione con tre persone a bordo le quali, dopo aver richiesto l’aiuto dei soccorsi, sono stati costretti ad abbandonare la barca. Due dei naufraghi sono stati portati in salvo dalle motovedette della Guardia Costiera, uno per mezzo di un salvagente anulare – il metodo più utilizzato quando la persona in pericolo è in grado di collaborare – e l’altro, in stato di incoscienza, grazie all’intervento di un “rescue swimmer” che, servendosi di un apposito gancio, è riuscito a portare sul “giardinetto di poppa” della motovedetta il naufrago privo di sensi.

Il terzo e ultimo superstite, invece, è stato soccorso dall’elicottero av139 con a bordo, tra le altre figure, anche un aereo-soccorritore marittimo. Quest’ultimo, dopo aver aperto il portellone dell’elicottero, si è lanciato in mare per salvare la terza persona in pericolo, grazie all’utilizzo della braga di recupero lanciata dal mezzo aereo.