Sanremo, detenuto aggredisce a pugni agente

5 febbraio 2025 | 15:18
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Sanremo, detenuto aggredisce a pugni agente

«Se non si assumono consequenziali misure immediate la situazione carceraria rischia di riprecipitare», interviene il segretario Uilpa Polizia Penitenziaria Pagani

Sanremo. «Ci risiamo: ancora una grave aggressione ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria! I quali continuano a riportare, non in pochi casi, lesioni anche di natura permanente. Quest’oggi è accaduto, come altre volte in passato, presso la Casa Circondariale di Sanremo , ma sono mediamente tre al giorno le aggressioni dei detenuti ai danni degli operatori penitenziari in tutto il Paese, rispetto alle quali si registra la sostanziale inerzia del ministero e, più in generale, del governo». A riferirlo è Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria che poi spiega:

«Dalle notizie ancora frammentarie che ci pervengono, deduciamo che verso le 9,30 odierna, un detenuto di origine magrebina O.A. ristretto in Prima Sezione, all’atto di rientrare nella sua sezione di apparenza, ha aggredito violentemente l’Agente di Polizia penitenziaria di servizio , prima con un violento pugno al petto e poi con ulteriori colpi fino a spingerlo contro i cancelli procurando al poliziotto varie tumefazioni, contusioni. Soccorso, il poliziotto veniva trasportato d’urgenza al nosocomio cittadino con una prognosi di 7 giorni. È di tautologica evidenza che se non si assumono consequenziali misure immediate la situazione carceraria rischia di riprecipitare».

È assolutamente indispensabile e urgente – incalza ancora il leader della Uilpa Pp – rafforzare gli organici della Polizia penitenziaria e potenziarne equipaggiamenti e dotazioni strumentali – Infine, al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Ministero della Giustizia – conclude Pagani – chiediamo di costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di detenuti che abbiano aggredito e procurato lesioni permanenti agli operatori penitenziari e, conseguentemente, pure danni all’erario».