Porto vecchio, pronto il compromesso: accolte le richieste di Comune e associazioni
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Dopo il Festival il deposito del progetto modificato. Sindaco Mager: «Lo condivideremo con tutti i soggetti interessati e poi via alla conferenza dei servizi»
Sanremo. Dopo mesi di intensi lavori, è finalmente pronto il nuovo progetto di sistemazione delle opere a mare e delle opere connesse del Porto vecchio di Sanremo. Il piano segna un passo importante verso la riqualificazione dell’area portuale, con il fondo britannico Reuben Brothers, proprietario di Portosole e promotore dell’iniziativa, che sembra aver accolto le istanze delle associazioni sportive e degli operatori. La nuova versione del progetto prende forma grazie anche al lavoro di mediazione del Comune di Sanremo, in particolare del neo sindaco Alessandro Mager, delegato alle grandi opere, che non appena eletto aveva chiesto alla società promotrice di fare il possibile per andare incontro alle richieste provenienti dal territorio.
Se l’obiettivo è stato raggiunto (salvo prova contraria), lo si deve anche all’ingresso nel team dei progettisti di un project management di alto profilo, voluto da Reuben Brothers per coordinare in modo efficace tutti i soggetti coinvolti. Questa mossa si è resa di fatto necessaria a fronte delle diverse versioni presenti sul tavolo: quella iniziale dello studio Calvi-Ceschia-Viganò di Sanremo, poi quella modificata dall’archistar Michele De Lucchi, molto divergenti fra loro.
Ora si è arrivati a un elaborato unico, capace di coniugare le necessità degli operatori attuali del porto, delle associazioni sportive come lo Yacht Club e la Canottieri Sanremo, dei pescatori professionisti e amatoriali, e le esigenze di sviluppo economico di Portosole. Un buon compromesso, che risponderebbe alle richieste fatte dall’ente locale, senza snaturare la funzione storica e sociale del porto, ma avendo chiaro che da “vecchio” l’approdo punta a divenire “nuovo”, e che il piano economico finanziario alla base dell’investimento da oltre 70 milioni di euro si reggerà sui servizi di lusso legati al mondo della nautica da diporto.
Una delle modifiche principali apportate al progetto è la salvaguardia delle modalità operative delle due storiche associazioni sanremesi, lo Yacht Club e la Canottieri. Il nuovo elaborato mira a garantire loro la piena autonomia. Ma non solo, si pone attenzione anche alle piccole realtà, comprese quelle legate alla piccola pesca professionale, con l’obiettivo di trovare la giusta collocazione per queste attività, che non devono interferire con la nautica da diporto. L’introduzione di pontili galleggianti e una maggiore flessibilità nella distribuzione degli spazi per la pesca professionale sono altre misure che andranno in questa direzione.
La revisione delle opere a mare e delle opere connesse rappresenta quindi la fase conclusiva di un lungo percorso di concertazione. Solo in una fase successiva si passerà alla pianificazione della distribuzione dei ristoranti (gli attuali ‘baretti’, ndr) e degli altri spazi commerciali a terra, la cui collocazione dovrebbe anch’essa subire modifiche. Il sindaco Mager ha commentato positivamente la situazione: «Ci è stato anticipato che il progetto verrà depositato prossimamente. Quando lo riceveremo, lo condivideremo con tutti i soggetti interessati e poi daremo il via alla conferenza dei servizi». L’attuale fase di progettazione, quindi, si avvicina al traguardo, ma il percorso non è ancora concluso. L’auspicio è che l’imminente convocazione della conferenza dei servizi possa portare al progetto esecutivo in tempi rapidi, con l’avvio dei lavori previsto nella seconda metà di quest’anno o nei primi mesi del 2026.