Perquisita la sede di “Altvelox” di Gianantonio Sottile. L’associazione che denuncia le apparecchiature e le amministrazioni
Aveva presentato denunce contro sindaci e prefetti per la presenza di autovelox sul territorio nazionale, tra cui una a Sanremo
Sanremo – Belluno. Questa mattina la sede dell’associazione “Altvelox” di Belluno, che coincide con l’abitazione del suo presidente Gianantonio Sottile è stata perquisita dalla Digos.
Secondo quanto riportato dall’Ansa “la perquisizione ha portato al sequestro del computer e di un telefono di Sottile a seguito di una querela per diffamazione nei suoi confronti da parte del Prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton”. Sottile, nei mesi scorsi, aveva presentato numerose denunce contro sindaci e prefetti per la presenza di apparecchi autovelox sul territorio nazionale, tra cui una anche in provincia di Imperia.
Nel dicembre 2024, l’associazione “Altvelox” aveva segnalato infatti un caso a Sanremo: “Autovelox non omologati sindaco, assessore e dirigente polizia locale denunciati alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e materiale, frode processuale, truffa”. Sottile scriveva sul suo sito: «Il Comune di Sanremo ha installato nel territorio di competenza, una serie di autovelox di tipo fisso sul corso Marconi e corso Mazzini e risulterebbe, salvo smentita e prova contraria, che per tali installazioni di rilevamento non avrebbe ricevuto alcuna autorizzazione dal Prefetto di Imperia».
“Siamo consapevoli – sostiene in una nota Sottile – che le nostre attività stanno dando tanto ma tanto fastidio alle Istituzioni, ma crediamo che il modus operandi abbia oltrepassato ogni limite di buonsenso”.