Aurelie bis del Ponente, i progetti sono da rifare ma Bucci promette: «Risolveremo i problemi»
I piani di Anas per Sanremo e Imperia sono stati bocciati dai tecnici di Stato e Regione. Oggi il punto in Provincia
Sanremo. «L’Aurelia bis noi la vogliamo. È un’opera fondamentale da portare avanti. Andrò a fondo dei problemi emersi e se ci sono li risolveremo». Con queste parole, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci è intervenuto oggi a Imperia, al fianco del presidente della Provincia e sindaco di Imperia Claudio Scajola, nel corso di un’assemblea straordinaria dei sindaci imperiesi. L’incontro ha visto un’ampia partecipazione di amministratori locali e ha posto al centro del dibattito le pesanti criticità che hanno colpito i nuovi tronchi dell’Aurelia bis di Ponente, con due bocciature arrivate nel giro di pochi giorni.
La prima riguarda la variante di completamento dell’Aurelia bis a Sanremo, destinata a collegare il Borgo con la Foce, fino a Pian di poma. Nella scorsa settimana, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, riunitosi in seduta plenaria, ha stroncato il progetto elaborato da Anas e seguito dal commissario straordinario Matteo Castiglioni. Presenti come uditori il sindaco di Sanremo Alessandro Mager e buona parte dell’amministrazione comunale. Le principali critiche mosse dall’ente statale riguardano due aspetti fondamentali: la previsione di rotonde al posto dei classici svincoli e la scelta di costruire viadotti in acciaio invece che in calcestruzzo.
Secondo il Consiglio superiore dei lavori pubblici, le rotonde su una strada extraurbana a scorrimento veloce potrebbero risultare pericolose per la circolazione, in contrasto con la visione di Anas e dell’amministrazione comunale, che invece ritenevano gli svincoli più impattanti sotto il profilo ambientale. Sul fronte infrastrutturale, l’uso dell’acciaio per i viadotti, soluzione sempre più diffusa dopo il crollo del Ponte Morandi, è stato ritenuto problematico per la durabilità e la necessità di una manutenzione periodica più onerosa. Le prescrizioni formali sono state inoltrate ad Anas, che ora dovrà decidere se modificare il progetto o insistere sulla sua versione attuale, con il rischio concreto di una bocciatura definitiva. Una revisione generale potrebbe far slittare l’avvio dei lavori dal 2027 al 2029, con inevitabili ricadute sui tempi di realizzazione dell’opera.
Destino simile per il tronco dell’Aurelia bis a Imperia, finito sotto la lente della Regione Liguria. Il settore Tutela del Territorio ha infatti inviato al commissario straordinario una comunicazione in cui si evidenziano criticità che impediscono il rilascio di un parere favorevole dal punto di vista idraulico. Le problematiche riguardano gli interventi previsti sul torrente Caramagna, sul rio Artallo e sul rio Baitè, punti nevralgici per la tenuta del territorio e la sicurezza idrogeologica. Se per Imperia e Sanremo i problemi sono piuttosto complessi, sembra rimasta immune da critiche la variante di Ventimiglia, che ora potrebbe beneficiare di un’agevolazione sull’accesso ai fondi del ministero delle Infrastrutture, dove siede il viceministro Edoardo Rixi della Lega, molto vicino al sindaco della Città di confine Flavio Di Muro.
Nel corso dell’assemblea straordinaria, il presidente della Regione Bucci ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni condivise per evitare ulteriori ritardi. Ora spetta ad Anas e agli enti coinvolti trovare una mediazione. La partita è ancora aperta, ma con il rischio concreto di vedere allontanarsi ulteriormente la realizzazione di un’infrastruttura attesa da decenni.
(In copertina Bucci oggi a Imperia, a destra le ‘varianti’ da approvare e sotto il commissario Castiglioni)