Latitante algerino in fuga verso la Francia, arrestato dalla Polizia di Frontiera a Ventimiglia
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Aveva accoltellato uno straniero, ferendolo gravemente
Ventimiglia. Un 36enne algerino, pluripregiudicato e latitante da circa una settimana, è stato arrestato a Ventimiglia dagli uomini della Polizia di Frontiera al comando del vice questore aggiunto Martino Santacroce. Lo straniero, presunto autore di una aggressione con accoltellamento ai danni di un tunisino, avvenuta a Latina, era in fuga verso la Francia.
Una fuga che si è fermata negli uffici della Polizia di Frontiera di Ponte San Luigi. Attraverso approfonditi accertamenti sull’identità dell’uomo (fotosegnalamento e riscontri nelle banche dati, nazionali e internazionali), è infatti emerso che pochi giorni prima aveva mandato in ospedale un cittadino tunisino, dopo averlo aggredito e accoltellato alla coscia e a una mano, con un complice, già arrestato da personale della Squadra Mobile di Latina.
Il 36enne, sottoposto a fermo d’indiziato di delitto, è stato associato alla casa circondariale di Sanremo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’arresto dimostra ancora una volta come, attraverso un lavoro investigativo mirato e la collaborazione tra le forze dell’ordine, si è in grado di affrontare con successo anche i crimini più gravi, garantendo la sicurezza della comunità.
La Polizia di Frontiera – specialità della Polizia di Stato – svolge un’intensa attività di controllo sulla linea di confine, capillare e pragmatica, volta a perseguire molteplici obiettivi di carattere preventivo e repressivo che rientrano nelle competenze proprie della Specialità, nell’ambito del dispositivo di sicurezza coordinato dal Sig. Prefetto di Imperia, dr. Valerio Massimo Romeo e declinato in ordinanze di servizio emanate quotidianamente dal Questore di Imperia. – dott. Andrea Lo Iacono e sulla base delle direttive impartite dal Direttore della 1° Zona Polizia di Frontiera Piemonte – Liguria – Valle d’Aosta.
Oltre a fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, mira a contrastare tutti i reati che interessano la transnazionalità, tra cui la ricerca di latitanti.