“Impianto eolico Monte Chiappa”: incontro tra sindaci e presidente della provincia di Imperia
Presidente Scajola: «Le varie proposte devono esser compatibili con il territorio, ma sono sempre contrario ai “no” a prescindere»
Imperia. Incontro questo pomeriggio nel palazzo della Provincia fra gli 8 sindaci interessati dal progetto “Impianto eolico Monte Chiappa“. I primi cittadini di San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi, Cervo, Diano San Pietro, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina e Andora hanno incontrato il presidente della provincia, Claudio Scajola, per chiarimenti sul progetto che prevede 7 pale eoliche alte 180 metri per un investimento da 47 milioni di euro, depositato in Regione Liguria il 13 gennaio scorso dalla società Tozzi Green.
«Chiederemo un incontro alla Tozzi Group per avere un quadro più completo di tutto quello che oggi per noi sono criticità ed entrando nel merito, quali sono i vantaggi di questo impianto, che rimane abbastanza impattante» dichiara Filippo Scola, sindaco di San Bartolomeo al Mare.
Per quanto riguarda la provincia di Imperia, il parco eolico attraverserebbe i comuni di San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e Andora, in un progetto che potrebbe vedere l’avvio, se approvato, già dal prossimo mese di luglio.
«Abbiamo convenuto che il 12 febbraio convocheremo l’impresa Tozzi, che venga a spiegarci la proposta, per vedere se è compatibile con il territorio o meno. Partiamo dal presupposto che paghiamo l’energia in Italia un terzo in più della Francia. L’energia bisogna produrla, se ognuno dice di no ad ogni forma che viene proposta significa che accettiamo il fatto di pagare l’energia cara. Le varie proposte, devono esser compatibili con il territorio, ma sono sempre contrario ai “no” a prescindere» ha commentato al termine dell’incontro Claudio Scajola, sindaco e presidente della Provincia di Imperia.
L’opera prevede la costruzione di aerogeneratori con una potenza complessiva di 29,4 MW da posizionarsi sul crinale di una lunga dorsale che si genera dal vertice di Pizzo D’Evigno e, ramificandosi in più porzioni, discende verso il mare. La dorsale di interesse discende verso il mare fino alla formazione dei promontori di Capo Cervo e Capo Mimosa.