Imperia, tragedia a Casa Serena: anziana muore per asfissia, in aula gli imputati

14 febbraio 2025 | 13:31
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Imperia, tragedia a Casa Serena: anziana muore per asfissia, in aula gli imputati

Nel corso dell’udienza, sono stati ascoltati i loro interventi, che hanno offerto dettagli sulle circostanze precedenti e successive alla morte della paziente

Imperia. Si è svolto stamane, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Imperia Marta Maria Bossi, l’esame degli imputati, Ezio Magrino e Franco Bonello, accusati di omicidio colposo nel processo per la morte di una anziana paziente presso la Rsa Casa Serena.

La donna, 89 anni, è morta a causa di un’asfissia causata dall’uso, definito improprio dalla pubblica accusa, di una cintura di contenzione. La causa del decesso e le modalità con cui si sono svolti i fatti sono stati al centro dell’udienza odierna.

Le dichiarazioni di Ezio Magrino

Ezio Magrino, medico della struttura nel 2021, ha raccontato come si occupava della paziente deceduta e delle sue condizioni. «Nel 2021 ero il medico di Casa Serena. La signora aveva un quadro clinico complicato, con demenza avanzata e una serie di fratture derivanti da cadute precedenti. La contenzione era stata adottata come misura precauzionale per evitare ulteriori incidenti», ha spiegato il medico. Magrino ha anche precisato che la paziente era sotto osservazione quotidiana, ma non era presente il giorno del decesso, avvenuto il 6 settembre. «La contenzione era stata applicata regolarmente, ma probabilmente nel passaggio dal letto alla sedia a rotelle non era stata sistemata correttamente», ha aggiunto, riferendosi alla cintura di contenzione che, a suo parere, non avrebbe dovuto causare problemi se utilizzata correttamente.

Franco Bonello e la gestione della struttura

Franco Bonello, direttore sanitario della Rsa, ha dichiarato di essere sempre stato attento alla gestione delle risorse e della sicurezza all’interno della struttura. «Nel 2021 ero responsabile della qualità dei servizi sanitari e della sicurezza dei pazienti. Tra le mie mansioni c’era anche quella di garantire che il personale fosse adeguato e che le strutture fossero in buone condizioni», ha spiegato Bonello. Ha aggiunto che non erano stati segnalati problemi relativi ai letti o alle attrezzature, ma ha confermato che la situazione sanitaria in quel periodo era complicata, soprattutto a causa dell’emergenza Covid. «Se avessi notato letti rotti o problematiche strutturali, le avrei segnalate», ha sottolineato Bonello.

Il medico legale e le perizie

Unico testimone ascoltato durante l’udienza di oggi è stato il medico legale Andrea Leonicini, che ha fornito dettagli cruciali sul decesso. Secondo quanto dichiarato dal perito, il corpo della signora deceduta è stato trovato in una posizione che suggeriva una grave sofferenza. «La donna era collocata fuori dal letto, con gli arti inferiori appoggiati a terra, le braccia infilate tra le sbarre del letto e la cintura di contenzione ancora in posizione. Ho riscontrato segni di compressione cutanea e alcune ecchimosi», ha riferito Leonicini. Il medico legale ha ipotizzato che la morte fosse avvenuta intorno alle 6 del mattino, in base ai fenomeni cadaverici riscontrati.

A difendere gli imputati sono gli avvocati Gabriele Cascino, del Foro di Imperia, per Ezio Magrino, e Matteo Mezzapesa, in sostituzione dell’avvocato Andrea Vernazza, per Franco Bonello. La parte offesa, rappresentata dalla figlia della vittima, è assistita dall’avvocato Luigi Patrone.

L’udienza proseguirà il 28 febbraio, quando verranno ascoltati i testi a sostegno della difesa e dell’accusa.