“Il Rally dei poveri”, ventimigliese d’adozione attraversa l’Africa per donare una Panda

24 febbraio 2025 | 11:53
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“Il Rally dei poveri”, ventimigliese d’adozione attraversa l’Africa per donare una Panda
“Il Rally dei poveri”, ventimigliese d’adozione attraversa l’Africa per donare una Panda
“Il Rally dei poveri”, ventimigliese d’adozione attraversa l’Africa per donare una Panda

L’avventura di Carlo Maria Maggia: l’auto sarà usata come ambulanza per un presidio sanitario fondamentale per la vita di un piccolo paese

Ventimiglia. E’ un’avventura durata due mesi, quella del poliedrico torinese (ma ventimigliese d’adozione da vent’anni) Carlo Maria Maggia.

Dopo una vita trascorsa a gareggiare, prima sulla due ruote poi nei rally, da professionista, Maggia il 20 dicembre scorso è partito da Torino per una corsa speciale, questa volta per la vita. Lo ha fatto a bordo di una Fiat Panda del 2000, due ruote motrici, con la quale ha viaggiato per diecimila chilometri raggiungendo prima Dakar, dove è giunto il 20 gennaio, per poi proseguire attraverso il Senegal e raggiungere Nguémé: un villaggio sperduto, che conta però 13mila abitanti.

Artista, paesaggista, amante dello sport e dell’avventura, Maggia ha deciso di cimentarsi in un’impresa, quella che lui definisce “un rally al contrario”: “Il Rally dei poveri“. «Erano anni che non gareggiavo – racconta -. Ho voluto “inventare” questo rally, che è stato più che altro un’avventura. Non c’era competizione, non c’erano tempi da rispettare. Ma solo un obiettivo: portare l’auto al medico del villaggio, in modo che potesse essere utilizzato come mezzo di soccorso».

viaggio Carlo maria maggia

Attraverso la onlus “Energia per i diritti umani”, Maggia ha conosciuto il medico che si occupa di assistere e curare gli abitanti dal villaggio, tra cui tantissimi bambini. «Non avevano auto – racconta – E la strada asfaltata più vicina si trova a venti chilometri dal paese. Per portare in ospedale una donna incinta o qualsiasi altra persona che ne abbia bisogno, gli abitanti utilizzavano una barella e la trasportavano a mano, per chilometri e chilometri».

viaggio Carlo maria maggia

Così Maggia passa all’azione e decide di intraprendere il viaggio a scopo benefico. Al medico, oltre alla Panda, ha lasciato anche un fondo per la manutenzione dell’auto e per la sua trasformazione in piccola ambulanza. «Si è creata così una cooperazione tra un privato e la sanità pubblica del Senegal» spiega Maggia, ora diventato un ambasciatore del “Poste Health de Nguémé“: il presidio sanitario del villaggio.

«E’ stata un’avventura incredibile – racconta -. Ora il mio obiettivo è trasmettere alle persone la conoscenza di questo luogo, se qualcuno volesse visitarlo o dare un contributo per aiutare queste persone fantastiche».

viaggio Carlo maria maggia