Eolico: il confronto in Provincia di Imperia tra Tozzi Green e sindaci

12 febbraio 2025 | 18:57
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Presidente Scajola: «Serve un piano condiviso per evitare che il costo di certe mancanze ricada sulle famiglie»

Imperia.Il vento come alleato per un futuro energetico più sostenibile. È questo il tema al centro dell’incontro odierno che ha visto riuniti il presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, i sindaci delle località interessate, e i rappresentanti di Tozzi Green, leader italiano nel settore delle energie rinnovabili. Sul tavolo, il progetto del Parco Eolico Monte Chiappa, che prevede l’installazione di sette turbine per una potenza complessiva di 29,4 MW, e le numerose perplessità avanzate dagli amministratori locali.

«L’energia elettrica costa il 30% in più in Italia rispetto alla Francia», ha dichiarato il presidente Claudio Scajola, ribadendo la necessità di produrre più energia da fonti rinnovabili per abbattere i costi per cittadini e imprese. «L’Europa ci chiede di raggiungere obiettivi chiari entro il 2030. In Liguria, siamo indietro rispetto al nostro target di un gigawatt di nuova capacità installata. Serve un piano condiviso per evitare che il costo di queste mancanze ricada sulle famiglie».

Il progetto di Monte Chiappa, che interessa le province di Imperia e Savona, si inserisce proprio in questo contesto. Secondo Tozzi Green, la Liguria dovrà ancora installare 861 MW di nuova capacità rinnovabile per rispettare il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Questo parco eolico potrebbe contribuire da solo per il 3,41% a colmare il gap regionale.

Da parte della società, c’è massima apertura al dialogo. «Questo progetto non è solo un passo avanti per la transizione energetica, ma anche un’opportunità per il territorio», spiegano i rappresentanti di Tozzi Green. «Garantirà energia pulita, posti di lavoro e interventi compensativi per le comunità locali. Tra questi, il miglioramento delle infrastrutture stradali, il rimboschimento delle aree impattate e il sostegno a iniziative per la tutela del paesaggio».

Nonostante ciò, i sindaci restano cauti. Le principali preoccupazioni riguardano l’impatto paesaggistico, il rumore, e la tutela della flora e fauna locale. Sul tema, Tozzi Green ha assicurato che il progetto è stato studiato per minimizzare ogni interferenza, rispettando le normative vigenti e promuovendo soluzioni di rimboschimento compensativo. Inoltre, le analisi acustiche condotte indicano che il rumore rientrerà nei limiti stabiliti dalla legge.

«Dobbiamo valutare tutte le proposte con attenzione», ha sottolineato Scajola. «Non possiamo permetterci di dire no a tutto, ma nemmeno prendere decisioni senza ascoltare il territorio. Serve una visione strategica concordata con la Regione».

Il dialogo rimane, dunque, il fulcro del processo autorizzativo. Tozzi Green ha ribadito la disponibilità a confrontarsi con le istituzioni locali, garantendo massima trasparenza e collaborazione. Le prossime settimane saranno cruciali per definire i dettagli del progetto e trovare soluzioni che possano conciliare sviluppo e sostenibilità.