Diviso tra Sanremo e Venezia, la storia del conte Emile Targhetta

Maestro dell’etichetta e conoscitore della stravaganza, ha impersonificato il Carnevale di Venezia
Sanremo. Bugie, coriandoli, maschere e parate: è ufficialmente iniziato il periodo del Carnevale dove i colori rendono sovrani.
Ma cosa rende Sanremo ancora più vivace? Sicuramente la celebre sfilata dei carri fioriti che si terrà prossimamente, ma, oltre ciò, il fatto che la città abbia avuto la possibilità di ospitare colui che più di tutti, secondo quanto riportato dall’associazione “I Antichi” e da “Venise…La sérénissime”, ha impersonificato il Carnevale di Venezia: il conte Emile Targhetta.
Nato a Nizza da una nobile famiglia italo-francese e diviso tra la sua amata Venezia e Sanremo, il conte Emile Targhetta, considerato come un maestro dell’etichetta e conoscitore della stravaganza, secondo le fonti sopra citate, entra a far parte di quella che viene definita come la più antica associazione del divertimento veneziano: la compagnia de Calza “I Antichi”. Basata sul detto “divertirsi divertendo- tradizione e trasgressione” e fondata sugli antichi statuti delle Compagnie rinascimentali, l’associazione ha organizzato alcune delle più iconiche feste di Carnevale, nominando il conte Targhetta, a partire dal 2000, come Priore Onorario della stessa.
Personaggio inimitabile, artista e pittore, il conte Traghetta aveva confezionato, rigorosamente a mano, una collezione di abiti d’epoca e di copricapi che si ispiravano a grandi personaggi storici: da Re Sole a Napoleone Bonaparte. Costumi che, ovviamente, indossava in occasione delle feste e degli spettacoli del Carnevale Veneziano.
Innamorato della città di Sanremo dove trascorreva gli inverni e scomparso nel 2009, Emile Targhetta è riuscito non solo a dare importanti contributi alla compagnia, ma anche alla storia recente di Venezia con la sua fantasia e il suo stile, diventando un’icona non solo nella città per eccellenza del Carnevale, ma anche a Parigi.