Del Gratta verso il ritorno con il Taggia mentre la ‘Sanre’ rischia il tracollo

La dirigenza pronta a lasciare il testimone, rinunciando all’affidamento dello Sclavi in cordata con i biancazzurri
Sanremo. Mentre la Sanremese lotta con le unghie e con i denti per restare in Serie D, sullo sfondo si profila un possibile scossone nel panorama calcistico locale. I progetti per il nuovo stadio ormai al tramonto e il presidente del club biancazzurro Alessandro Masu in aperto scontro con la tifoseria, che lo invita a farsi da parte, rendono sempre più insistenti le voci di un possibile ritorno a Ponente di Marco Del Gratta, ex patron della Sanremese.
L’attenzione si concentra sul Taggia, squadra che sta navigando verso una tranquilla salvezza nel campionato di Eccellenza. Secondo indiscrezioni, la dirigenza al comando della società dilettantistica – guidata dal presidente Giuseppe Ghu -, sarebbe pronta a passare il testimone. Più fonti parlano di contatti, seppur indiretti, tra i vertici del club e Marco Del Gratta, figura ben nota agli appassionati del pallone. Del Gratta è ricordato non solo per la sua esperienza alla guida della Sanremese, ma anche per i gloriosi anni dell’Argentina Arma, portata fino alla Serie D.
Negli ultimi tempi, dopo aver ceduto la ‘Sanre’ proprio a Masu, Del Gratta ha mantenuto un profilo più basso, preferendo investire altrove. In particolare, il suo nome è legato al Sestri Levante, dove è stato main sponsor, contribuendo al progetto sportivo del club ligure. Ora, però, la tentazione di un ritorno a casa sembra farsi concreta. Questo possibile scenario si intreccia con la delicata questione dell’affidamento del campo Sclavi di Arma. L’impianto è al centro di un’operazione che coinvolge una cordata formata da Sanremese e Taggia, ma la pratica non ha ancora trovato una soluzione definitiva. I rapporti con il Comune, titolare dell’impianto, restano tesi.
Un eventuale approdo di Del Gratta alla guida del Taggia potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri. La situazione della Sanremese, infatti, appare ogni giorno più precaria. A più riprese, il presidente Masu ha parlato apertamente di fallimento, lamentando l’impossibilità di investire in infrastrutture come il nuovo stadio e senza nascondere una situazione debitoria che soffoca ogni prospettiva di rilancio. Senza nuove risorse o un cambio di proprietà, il rischio concreto per la storica squadra biancazzurra è quello di precipitare in Terza Categoria. Una prospettiva che appare surreale, considerando il momento di crescita generale che Sanremo sta vivendo, spinta dai successi del Festival della Canzone Italiana e dai nuovi investimenti turistici di privati che stanno trasformando la Città dei fiori.
Se Del Gratta dovesse davvero tornare in gioco con il Taggia, la distanza tra lui e la Sanremese si ridurrebbe a un soffio. Con il club biancazzurro in bilico, il ritorno dell’ex patron potrebbe essere solo il primo passo di un piano più ampio. Difficile immaginare che, con la Sanremese sempre più vicina al tracollo, Del Gratta resti a guardare senza cogliere l’occasione per riprendersi ciò che una volta era suo. Il destino del calcio a Sanremo potrebbe così intrecciarsi nuovamente con il suo nome, aprendo scenari impensabili fino a pochi mesi fa.