Conflitto russo-ucraino: «Nessun giovane europeo disposto a morire per guerra non sua»
A dirlo è il tenente colonnello Fabio Filomeni, vice di Vannacci, a Sanremo per presentare il suo libro “Morire per la Nato?”
Sanremo. Si è tenuta questo pomeriggio, nella cornice di Palazzo Roverizio in via Escoffier 29 a Sanremo, la presentazione del libro “Morire per la Nato?” di Fabio Filomeni, organizzata dal Movimento Indipendenza. Filomeni, tenente colonnello dell’Esercito Italiano e incursore paracadutista, ha partecipato dagli inizi degli anni ’90 a numerose missioni in Africa, Balcani e Medioriente. Effettivo per quindici anni alla 2ª Compagnia d’Assalto in cui ha comandato il Distaccamento Operativo, è transitato poi al Reparto Addestramento Forze speciali dove per otto anni ha svolto l’incarico di istruttore e comandato la Compagnia “Allievi Incursori”. È decorato con Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito e insignito della “Achievement Medal” dal Governo degli Stati Uniti. Laureato in politiche e relazioni internazionali e in giurisprudenza, ha poi conseguito due master in antiterrorismo internazionale e security e intelligence.
Filomeni, braccio destro del Generale Roberto Vannacci e Presidente del Movimento ‘Il Mondo al Contrario”, con il suo libro ha voluto mettere in discussione il modus operandi della Nato interpretando, attraverso una sintesi tra esperienze personali e approfondimenti di geopolitica, l’attuale corso degli eventi in Ucraina che rischiano di degenerare in una Terza guerra mondiale.
«Questo libro è stato scritto nel 2022 e riporta quello di cui adesso anche gli italiani si sono resi conto; nonostante la propaganda in cui abbiamo vissuto in questi tre anni di conflitto in Ucraina, ora, per la prima volta, si comincia a capire quale è la verità di questa guerra, una verità di cui ho scritto tre anni fa in questo libro che chiaramente racconta quello che c’è sotto a questo conflitto e per quale ragione si è arrivati al punto in cui siamo adesso, sull’orlo di una possibile guerra termonucleare – spiega Filomeni – . Io credo che questa consapevolezza non sia più solo italiana, credo che nessun giovane europeo sia disposto a morire in una guerra che non sentono neanche come loro, è una guerra per procura, indotta da una politica sicuramente non avveduta e che ha portato a una situazione che è quella attuale», ha concluso il tenente colonnello.