Chiuso il sipario sul Festival di Sanremo, la città si prepara a tornare alla vita normale
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Tecnici e operai a lavoro in ogni angolo della città impegnati a smontare e rimuovere tutte le strutture che hanno fatto da sfondo alla kermesse
Sanremo. Luci, colori, e soprattutto, musica, sono stati i protagonisti indiscussi della settimana appena trascorsa a Sanremo. Questo è stato possibile grazie al Festival della canzone italiana che, come ogni anno, anche questa volta è riuscito a portare in città un’atmosfera di festa e allegria unica nel suo genere. E nei giorni scorsi, le vie del centro non si sono riempite solamente di cittadini e turisti entusiasti di sentirsi parte di questa grande manifestazione, ma anche di strutture a tema create ad hoc per far sì che la kermesse potesse prendere vita anche al di fuori del teatro Ariston. In questo modo, chiunque ha potuto vivere liberamente le emozioni che solo il potere della musica e del Festival sono in grado di regalare.
Questa mattina, però, dopo cinque giorni durante i quali caos e divertimento l’hanno fatta da padroni, Sanremo si è risvegliata per tornare alla vita normale, con tecnici e operai a lavoro in ogni angolo della città impegnati a smontare e rimuovere tutte le strutture che hanno fatto da sfondo alla kermesse: dallo store della Sony e Casa Sanremo in corso Garibaldi, passando per il Suzuki stage e l’edificio di Rai Pubblicità in piazza Colombo, fino al carpet di via Matteotti e alla zona di piazza Borea d’Olmo.
Le luci dei riflettori si spengono ufficialmente, dunque, su quello che è uno degli eventi più attesi dell’anno, anche con un po’ di malinconia. Come quando passate le feste ci si ritrova a dover smontare l’albero di Natale. Perché nonostante le polemiche, le controversie, e gli eventuali disagi che i cambi di viabilità possono creare ai residenti e non solo, non si può proprio fare a meno del Festival. Per quale motivo? Perché “Sanremo, è Sanremo.”