Cassini Festival Week, la riflessione di tre studenti della redazione giornalistica del liceo
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La terza mattinata si è aperta con il saluto della preside che ha presentato la Camera di Commercio
Sanremo. Nella settimana sanremese la Cassini’s Festival week procede a gonfie vele con tanti ospiti e riflessioni sull’attualità. La terza mattinata si è aperta con il saluto della preside che ha presentato la Camera di Commercio, che a sua volta ha offerto agli studenti presenti una proposta di futuro innovativo e tecnologico dove la parola chiave è consapevolezza.
Il dottor Marco Galeotti e il professor Enrico Molinari inizialmente ci hanno illustrato il campo d’azione della Camera di Commercio: si occupa di registrare dati relativi a tutti i tipi di imprese, che siano ditte individuali o società di vario genere. In particolare, il primo a intervenire è stato il dottor Galeotti, laureto in filosofia, che ci ha invitato a ragionare sulla definizione di utilità o inutilità di uno strumento come l’intelligenza artificiale, della quale però bisogna prima individuare il ruolo sia nel presente che nel futuro. Ha poi continuato il collega Molinari, che ha fornito alcuni eloquenti dati sulle professioni che interesseranno le future generazioni, rimarcando che l’85% dei lavori che saranno praticati non è ancora stato inventato. Proprio per questo motivo, per gli esperti è necessario far sviluppare ai futuri lavoratori nuove competenze, che spazino soprattutto in ambito tecnologico. Il relatore ha poi fatto riflettere il suo pubblico sull’utilità della storia, e su come, dopo grandi crisi, nascano sempre grandi possibilità dettate dalla voglia di rivalsa, portando come esempi la peste nera del XIV secolo che ha preparato la nascita dell’Umanesimo e del Rinascimento, e in particolare delle carte geografiche e della stampa, strumenti rivoluzionari e fondamentali per il progresso della civiltà. Nel XX secolo, inoltre, il boom industriale ed economico del secondo dopoguerra. O più recentemente, la crisi finanziaria del 2008, che ha consentito la nascita di un’economia condivisa rappresentata da società come Airbnb, Uber e BlaBlaCar.
«Cercate di andare a prendere la competenza in campi in cui questa possa diventare utile.» Queste le parole di Molinari per incoraggiare i giovani a un atteggiamento curioso nei confronti dell’innovazione. Esprimendosi sulle nuove tecnologie ha affermato che in questi tempi così dinamici è importante dare valore a ogni singolo momento, e interfacciarsi con ogni opportunità che viene concessa. Proprio per spingere i giovani a comprendere questo concetto, ci ha invitato a riflettere sull’importanza che ognuno di noi attribuisce alla durata di un minuto,
mostrandoci poi quante cose siano in grado di accadere a livello mondiale in tale lasso di tempo, e affermando che la misura del tempo è consapevolezza. In conclusione, dal primo intervento della mattinata gli studenti hanno potuto essere rassicurati sulle grandi potenzialità dell’intelligenza artificiale, e su come essi possano usarla per migliorare le proprie vite, e hanno inoltre avuto la singolare opportunità di capire quali competenze siano richieste nel mondo del futuro e, quindi, del lavoro.
È poi seguito l’intervento di Alberto Boi, ingegnere del suono e noto discografico, che ha collaborato con artisti di calibro internazionale. Il suo intervento ha suscitato molto interesse nel pubblico presente nell’Aula Magna, perché si è soffermato sulla complessità dell’organizzazione degli “eventi” che, spesso, nascondono al pubblico inesperto le professionalità e le difficoltà che ci sono dietro le quinte.
In particolare l’ingegnere si è soffermato su quelli “live”, i più complessi, perché non ammettono alcun margine di errore rispetto a una sessione in studio, in cui si può dedicare più tempo alla ricerca dell’esecuzione sonora perfetta. Per portare un esempio in merito all’attenzione che bisogna dedicare a un evento live, riguardo ai venti sono stati citati i venti secondi di black out sonoro verificatisi durante la prima serata del Festival di Sanremo 2025, dovuti a un problema del segnale satellitare.
Parlando di Festival, è sorto il tema dell’evoluzione della canzone italiana e della musica negli ultimi cinquant’anni anni, in relazione alla modalità di produzione musicale dovuta al progresso tecnologico. Gli anni ‘80 erano legati a una lunga ricerca sonora e a una conoscenza armonica e tecnica che procedeva senza l’ausilio di emulazioni virtuali di compressori ed equalizzatori. Tuttavia l’ingegnere si è raccomandato, per chiunque voglia intraprendere una carriera professione simile, che non ci si soffermi esclusivamente su una conoscenza tecnologica, ma che si ampli anche le conoscenze culturali e tecniche tramite l’esperienza lavorativa.
La mattinata si è conclusa con l’interessante intervento dell’avvocato Francesco Ruscio, esperto in diritto d’autore. Durante la chiacchierata abbiamo avuto la possibilità di porgli alcune domande, e le sue risposte sono state esaurienti e articolate. Durante questa
intervista, Francesco Ruscio ha spiegato quanto sia importante il diritto d’autore e come sia necessario un legale che regolamenti i rapporti tra il cliente (autore di canzoni, musiche, testi letterari) con gli enti esterni come case discografiche, case editrici e cinematografiche,
e anche il Festival. Ha inoltre sottolineato come ai giorni nostri l’attenzione generale sia focalizzata sull’artista piuttosto che sulla canzone, tanto da dimenticarci che il vero nome del Festival di Sanremo è Festival della canzone italiana. Con questo pensiero ci ha fatto
comprendere che se un determinato brano trasmette emozioni è soprattutto merito di chi l’ha scritto e dell’interpretazione dell’artista. L’avvocato ha poi fatto un’analisi approfondita sull’intelligenza artificiale e sul suo uso, illustrando come con essa si possa creare anche
un buon brano poetico o nello specifico musicale, ma come questo, in quanto non creato da una mente umana, non sia tutelato legalmente. Per renderlo unico e personale, quindi sottoposto alle norme giuridiche del diritto d’autore, deve essere modificato attraverso ricostruibili modifiche “umane.” Ha suscitato molto interesse tra i giovani la questione legata ai possibili plagi durante il Festival. L’avvocato ha infatti spiegato che il Festival si basa su uno statuto, ossia un regolamento pubblico a cui le canzoni devono sottostare, e se si verificano eventuali infrazioni ci può essere la sospensione della canzone, ed è proprio per questo che è necessario un repentino intervento legale. Quando dal pubblico è emersa la curiosità riguardo come sia possibile per un giovane artista tutelare i propri diritti d’autore, l’avvocato ha spiegato i vari modi in cui questo è possibile: depositando il prodotto alla Siae, oppure inviando a se stessi una pec, perché entrambi forniscono una data certa di invio e quindi di paternità che non può essere messo in discussione.
L’ultimo argomento trattato, che ha suscitato grande interesse, è il contenzioso tra la Rai e il comune di Sanremo riguardante il possibile cambio di sede delle prossime edizioni della manifestazione canora e dell’esclusività della distribuzione della trasmissione da parte della Rai.
Si è così conclusa la terza mattinata della CFW, la redazione giornalistica del liceo Cassini e la dirigente ringraziano tutti gli ospiti che hanno dato la loro disponibilità, e vi aspettano per la quarta giornata che avrà luogo domani.
A cura di Aliani Perla, Boeri Maria, Pelini Francesca, Prenga Martin, Ricolfi Adele.