Bordighera, il Bistrò 96 entra nella guida “Identità Golose”

8 febbraio 2025 | 08:45
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Bordighera, il Bistrò 96 entra nella guida “Identità Golose”
Bordighera, il Bistrò 96 entra nella guida “Identità Golose”
Bordighera, il Bistrò 96 entra nella guida “Identità Golose”
Bordighera, il Bistrò 96 entra nella guida “Identità Golose”

Il magazine online che orienta i lettori ai migliori ristoranti d’Italia, dell’Europa e del mondo

Bordighera. Nato nel giugno del 2020, proprio nel periodo clou del Covid, il ristorante Bristrò 96, che deve il proprio nome all’anno di nascita dello chef Marco Liberato e della responsabile di sala Emma Romano, ha raggiunto un traguardo inaspettato: quello di essere incluso nella guida ai migliori ristoranti d’Italia, d’Europa e del mondo “Identità Golose”.

Considerata anche come un teatro degli chef della cucina d’autore, l’inclusione del ristorante bordigotto funge da vanto non solo per i giovani titolari, ma anche per la città: il Bistrò 96, infatti, è l’unico locale della zona ad essere stato inserito nel magazine online di cucina internazionale.

«Un risultato inatteso: è stato un bel riconoscimento non solo per il nostro lavoro, ma anche per l’impegno che ogni giorno dedichiamo all’attività. Siamo felici che tutti gli sforzi fatti finora siano stati compresi», ha affermato lo chef Liberato.

Tra i segni distintivi dell’offerta culinaria proposta dal Bistrò 96 rientrano non solo il fatto che sia Liberato sia Romano abbiano meno di 30 anni, ma anche e soprattutto l’innovazione, la personalizzazione dei piatti e il sostegno all’economia locale:

«La nostra cucina è differente dai canoni tradizionali, il nostro obiettivo è differenziarci dall’offerta proposta da tutti gli altri. Proprio per questo, in ogni piatto c’è una grande componente di creatività, dove vengono evidenziate le caratteristiche dei prodotti locali e di stagione. Precisione e attenzione sono invece gli elementi distintivi della sala, cosicché si possa rispondere al meglio alle esigenze del cliente», ha dichiarato Liberato che ha aggiunto:

«L’attenzione al prodotto è molto elevata, motivo per il quale ci affidiamo ai produttori locali e, nel rispetto della stagionalità e del ciclo delle materie prime, proponiamo menù diversi. Anche se, in realtà, c’è un piatto che fin dalla nostra apertura presentiamo sempre: il tagliolino al nero di seppia con gambero di Sanremo e stracciatella».

Una revisione dei piatti in chiave moderna con la promessa di offrire non semplici pietanze, ma autentiche esperienze che ha portato i due giovani a un grande traguardo: «Quando abbiamo scoperto di essere stati inseriti nella guida, eravamo stupiti; non era una cosa immaginabile per noi e non era tra i nostri obiettivi. Ne siamo molto felici», ha concluso lo Chef.