Benessere dell’animale e modernità, riapre il canile di Ventimiglia

25 febbraio 2025 | 14:50
Share0
Benessere dell’animale e modernità, riapre il canile di Ventimiglia
Benessere dell’animale e modernità, riapre il canile di Ventimiglia
Benessere dell’animale e modernità, riapre il canile di Ventimiglia
Benessere dell’animale e modernità, riapre il canile di Ventimiglia
Benessere dell’animale e modernità, riapre il canile di Ventimiglia

«Non è stato semplice e non è stato breve, ma siamo felici del risultato»

Ventimiglia. Benessere dell’animale e modernità: sono stati questi gli obiettivi che il canile di Ventimiglia ha voluto perseguire non solo per rispondere alle modifiche delle normative legate alle strutture di ospitalità per gli animali, ma anche per rendere il soggiorno degli stessi il più possibile confortevole e che, ad oggi, gli permetterà di accogliere nuovi ospiti dopo un periodo di sospensione iniziato negli anni del Covid.

Un sacrificio che si è reso necessario affinché i lavori di manutenzione e ristrutturazione svolti su alcune parti del canile potessero proseguire nei migliori dei modi: nonostante le difficoltà logistiche legate alla situazione creata dal virus e dagli impegni dei volontari che hanno svolto le attività di manodopera, infatti, il canile è riuscito a dare vita a una struttura moderna dal punto di vista degli standard dei box installati.

«I box hanno una parte chiusa separata da una parte aperta attraverso una piccola porta chiamata ghigliottina che noi lasciamo aperta per loro e da una grande porta di accesso, dando così la possibilità agli animali di scegliere e di dormire in un reparto coibentato in grado di mantenere la temperatura calda d’inverno e fresca d’estate e con caratteristiche che prima gli alloggi non avevano», spiega la presidente della sezione del canile di Ventimiglia, Cristina Baldessari, che aggiunge: «Abbiamo optato per la scelta di un prodotto di qualità sul quale non abbiamo lesinato nei materiali, ma i tempi della realizzazione sono stati lunghi a causa della manodopera per la quale abbiamo cercato di risparmiare delegandola ai nostri volontari che hanno realizzato, gratuitamente, tutto ciò».

«Non è stato semplice e non è stato breve, ma siamo felici del risultato anche perché -precisa Baldessari– il canile è una struttura privata, una sezione distaccata della Lega del Cane, che si autofinanzia grazie ai benefattori che hanno fiducia nell’associazione e che credono nel nostro lavoro e impegno, ai banchetti e alle attività che organizziamo sul territorio, al cinque per mille e ai volontari che sono fondamentali. Siamo orgogliosi di mostrare i box e i risultati ottenuti: è giusto che i benefattori vedano cosa è stato realizzato con le donazioni».

La struttura ospita, inoltre, un reparto di isolamento e un’area parco interna e, infatti, per far sì che gli ospiti siano sempre circondati dal verde sono stati piantati nuovi alberi.

Sebbene il tempo di sospensione sia stato lungo e gli sforzi siano stati molti, il canile di Ventimiglia è riuscito, nell’arco di tempo in cui si sono svolti i lavori e durante il quale non sono entrati nuovi animali nella struttura, a ottenere risultati più che positivi in termini di adozioni: tutti gli animali ospitati nella struttura, ad eccezione di uno, hanno trovato una famiglia pronta ad accoglierli.

Ma, l’aspetto più importante è che si tratta di animali di taglia grande e sicuramente non giovani: «Un risultato che probabilmente, -sottolinea Baldessari–  se avessimo avuto l’ingresso di cuccioli, animali di piccola taglia o più giovani non sarebbe stato lo stesso. Un risvolto che ha permesso a questi animali, che sarebbero passati in secondo piano, di essere adottati».

«Siamo pronti a ripartire e per questo abbiamo bisogno di volontari e di fondi, perché solo una parte del canile è stata riqualificata e vorremmo estendere l’intervento a tutta la struttura, affinché anche l’altra parte abbia le caratteristiche dei 14 box ristrutturati. Vogliamo che il canile sia moderno e adeguato e che gli animali che transitano nella struttura in attesa di essere adottati abbiano una vita estremamente elevata. Professionalità e buonsenso sono essenziali e proprio per questo nel direttivo abbiamo anche un’educatrice cinofila e una veterinaria: lavoriamo molto sui nostri ospiti e, proprio per questo, non abbiamo mai avuto un’adozione che è rientrata nella struttura per problemi».

La struttura, in quanto canile privato, sarà pronta ad ospitare le rinunce dei proprietari privati, cioè gli animali che per le motivazioni più svariate non possono più essere detenuti dalla famiglia di appartenenza, affinché possano essere ricollocati definitivamente all’interno di un’altra famiglia.

«Anche se il canile è privato, è della città; infatti, è sentito tantissimo dalla comunità. Ringraziamo le persone che ci hanno dato fiducia anche quando i tempi si sono allungati, tutti i benefattori, i volontari e la cittadinanza», ha concluso infine Cristina Baldessari.