Tenta di chiudere le titolari nella camera blindata, rapina sventata alla gioielleria Corbellati

11 gennaio 2025 | 18:26
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Tenta di chiudere le titolari nella camera blindata, rapina sventata alla gioielleria Corbellati

Malvivente armato di pistola fa irruzione. Determinante l’arrivo tempestivo dei carabinieri

Sanremo. Attimi di puro terrore questa mattina nella centralissima via Palazzo a Sanremo, dove le sorelle Licia e Adele Corbellati, titolari della storica omonima gioielleria, sono state vittime di un tentativo di rapina a mano armata. L’episodio è avvenuto poco dopo l’apertura, intorno alle 9, mentre le due donne stavano estraendo i preziosi dalla camera blindata, come di consueto, per disporli in vetrina.

Un uomo, volto coperto da un passamontagna e armato di pistola, ha fatto irruzione nel negozio, cogliendo di sorpresa le titolari. “State ferme”, le uniche parole pronunciate dal malvivente, con un accento presumibilmente dell’Est Europa. L’aggressore, alto circa 1,80 e di corporatura robusta, ha cercato di immobilizzare le donne per chiuderle nella camera blindata e compiere indisturbato la rapina.

Nonostante lo shock e la minaccia dell’arma, le due sorelle hanno reagito con sangue freddo. Licia Corbellati è riuscita a divincolarsi e a barricarsi insieme alla sorella Adele in una stanza sul retro del negozio. Mentre Licia puntellava la porta con un pezzo di legno, Adele ha avuto la lucidità di attivare l’allarme collegato direttamente con il 112. All’udire della sirena e delle grida di aiuto delle due donne, il malvivente si è dato alla fuga prima dell’arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile di Sanremo.

Dopo un inventario accurato, le sorelle Corbellati hanno confermato che nessun oggetto è stato sottratto. Rimane il trauma subito, come racconta Licia Corbellati, moglie dell’ingegnere Gianni Rolando, ex candidato sindaco di Sanremo: «Lo spavento è stato enorme. Quell’uomo ci ha puntato la pistola contro, e non so come abbiamo trovato la forza di reagire. È chiaro che conosceva le nostre abitudini: si è presentato proprio mentre avevamo la camera blindata aperta. Ringraziamo di cuore i carabinieri per la rapidità dell’intervento, che ci ha probabilmente salvato da qualcosa di peggio». Sull’episodio sono in corso tutti gli accertamenti del caso: i militari dell’Arma stanno compiendo indagini ad ampio raggio per risalire all’identità del rapinatore e assicurarlo alla giustizia.