Tangenti per gli appalti a Imperia, in dieci patteggiano
Assolti due imprenditori. Geometra rinviato a giudizio
Imperia. Una busta bianca con dentro 2mila euro, consegnata dall’imprenditore Vincenzo Speranza nelle mani dell’ex sindaco di Aurigo e consigliere della Provincia Luigino Dellerba. Il tutto sotto gli occhi dei carabinieri che hanno filmato l’incontro. E’ la prova che inchioda i protagonisti di quello che il procuratore di Imperia, Alberto Lari, definisce un «sistema malato» volto a favorire una ditta, la Edilcantieri Costruzioni di Speranza, nell’aggiudicazione di appalti pubblici in cambio di “mazzette” e favori.
A due anni e mezzo dall’arresto in flagranza di reato per corruzione, si è chiuso oggi, con il patteggiamento dei principali protagonisti, il processo che ha visto in totale dieci imputati: tutti accusati di far parte di quel sistema malato che, in particolare, aveva portato all’aggiudicazione dell’appalto per la messa in sicurezza dell’area a rischio dissesto idrogeologico tra Rio Banco, Rio Funtanetta e via Piave ad Aurigo: lavori per 282mila euro affidati alla Edilcantieri Costruzioni di Speranza. E ancora: una seconda “bustarella” consegnata direttamente nelle mani di Dellerba che avrebbe promesso ai fratelli Speranza l’appalto relativo alla futura realizzazione di un parcheggio nell’ex bocciofila di corso Roosevelt, a Imperia.
Per il reato di corruzione per atto contrario (cp 319), hanno patteggiato davanti al gup Massimiliano Botti: Vincenzo Speranza (due anni e sei mesi); due anni Luigino Dellerba. Entrambi li sconteranno facendo lavori di pubblica utilità: il primo presso la Croce Bianca, il secondo presso la Biblioteca di Imperia, dove si recherà tre giorni a settimana. Ai due sono state concesse le attenuanti generiche, per aver risarcito il danno, per la scelta del rito e per aver confessato i propri addebiti. Accordando il patteggiamento, la procura ha evitato che il reato rischiasse di essere derubricato in corruzione impropria, sulla scia di quanto accaduto in Regione all’ex governatore Giovanni Toti, che nelle scorse settimane ha patteggiato sempre per l’accusa di corruzione.
Formalizzato anche il patteggiamento a due anni, pena sospesa, di Gaetano Speranza, fratello dell’imprenditore Vincenzo. Stessa pena (sempre sospesa) per il geometra del Comune di Imperia Marino Masi. Patteggiamento anche per: l’ex vice sindaco di Aurigo Pier Carlo Gandolfo (1 anno); Roberto Barla (1 anno); Agostino Gandalino (1 anno e 4 mesi); un anno per Maurizio Carla, Giovanni Manfredi (sostituito con pena pecuniaria) e Pierluigi Vassale.
Assolti gli imprenditori Enzo Macrì e Piero Aldo Aicardi che avevano chiesto il rito abbreviato. Mentre Fabrizio Rosa, geometra dell’ufficio tecnico di Castelvittorio è stato rinviato a giudizio e comparirà davanti al collegio il prossimo 4 marzo.
Gli imputati erano difesi, tra gli altri, dagli avvocati: Alessandro Moroni, Alessandro Mager, Marco Bosio, Roberto Trevia e Alberto Bellotti.