Riva Ligure, il depuratore consorziale non supera le analisi Arpal. Scatta la diffida per Rivieracqua

9 gennaio 2025 | 13:41
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Riva Ligure, il depuratore consorziale non supera le analisi Arpal. Scatta la diffida per Rivieracqua

L’impianto serve i comuni della Valle Argentina, Taggia, Badalucco, Castellaro, Montalto Carpasio, Pompeiana, Santo Stefano al Mare e Terzorio

Imperia. Dalle analisi effettuate lo scorso 17 dicembre sul depuratore consorziale situato a Riva Ligure, in regione Prati, l’Arpal ha rilevato il superamento dei limiti tabellari e un livello di tossicità acuta con daphnia magna.

E’ stata quindi emessa una diffida nei confronti del gestore del servizio idrico integrato Rivieracqua affinché, entro e non oltre 30 giorni dalla data odierna vengano eliminate le cause che hanno
determinato il supero dei limiti analizzati.

L’impianto di depurazione consortile di Riva Ligure è a servizio dei comuni della Valle Argentina, Taggia, Badalucco, Castellaro, Montalto Carpasio, Pompeiana, Santo Stefano al Mare e Terzorio.

Da luglio 2023 la gestione del depuratore è stata rilasciata in capo al gestore del servizio idrico integrato Rivieracqua s.c.p.a. per lo scarico dei reflui in acque superficiali (mare) a condizione, che l’effluente rispettasse i limiti imposti.