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Picchiato da giovane in scooter a Sanremo, il racconto dell’automobilista: «Una violenza inspiegabile»

17 gennaio 2025 | 18:42
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Picchiato da giovane in scooter a Sanremo, il racconto dell’automobilista: «Una violenza inspiegabile»

L’uomo ha riportato la frattura di un polso e dello zigomo

Sanremo. «Sono allibito e sconcertato da quanto successo. Ora mi ritrovo con uno zigomo e un polso fratturato, trenta giorni di prognosi e l’impossibilità di lavorare nel momento in cui c’è più da fare». A parlare è l’automobilista, un giardiniere di Bordighera, aggredito stamane da un diciottenne nel quartiere di San Martino, a Sanremo.

Una violenza cieca e inspiegabile, quella che il giovane ha usato nei confronti della sua vittima, e che poteva portare anche a conseguenze ben peggiori per il giardiniere.

Anche se a fatica viste le ferite riportate, l’uomo riesce a raccontare quanto accaduto: «Ero in auto con mio figlio seduto come passeggero – spiega – Stavamo andando a vedere un lavoro. Ad un certo punto, il pullman davanti a me si è fermato. Ho messo la freccia per superarlo, ho controllato che non arrivasse nessuno e ho iniziato la manovra. Ma quando mi stavo spostando verso destra, è arrivato un ragazzino in scooter e ha iniziato a insultarmi, dicendo che non avevo messo la freccia».
Per tutta risposta, mantenendo la calma, l’uomo gli fa vedere che in realtà la freccia è ancora in funzione. «Sembrava essersi calmato – aggiunge il giardiniere -. Io ho proseguito e preso una traversa. A quel punto me lo sono trovato davanti con lo scooter».

«E’ sceso dallo scooter tenendo sempre il casco in testa e ha iniziato a prendere a calci e pugni la mia macchina – prosegue l’uomo -. Mi ha spaccato uno specchietto. Allora sono sceso dall’auto e gli ho detto di smetterla». Ma il ragazzino non la smette, anzi: «Mi ha tirato un ceffone – ricorda l’uomo -. Siccome era giovane e poteva essere mio figlio, gli ho dato un pizzicotto sulla guancia e gli ho detto di andarsene, altrimenti avrei chiamato i carabinieri». 
Sentendo quelle parole, il 18enne tira un pugno in faccia all’automobilista, che cade per terra, svenuto.

«Non ricordo più niente – spiega il giardiniere – Mi sono risvegliato in ospedale. Il resto di quanto accaduto me lo ha raccontato mio figlio. Pure lui, scendendo dall’auto per soccorrermi ed evitare che lo scooterista fuggisse si è preso un pugno in testa».

Oltre ad avere il braccio ingessato, dalla mano fino al gomito, l’automobilista ora dovrà essere visitato dal chirurgo maxillo-facciale dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure che valuterà se operare o meno la frattura dello zigomo.