Nuovo stadio a Pian di Poma, Roma boccia definitivamente il progetto targato Masu
Arrivato il parere che sancisce la fine del sogno ‘Arena’
Sanremo. Il sogno di un’Arena a Pian di Poma si infrange contro l’ennesimo parere negativo. Pochi minuti fa è giunto il tanto atteso responso del Dipartimento dello Sport, incardinato sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che con un lungo documento dettagliato ha sostanzialmente posto una pietra tombale sul progetto promosso dal patron della Sanremese Calcio, Alessandro Masu.
Il parere, richiesto dalla giunta guidata dal sindaco Alessandro Mager lo scorso dicembre, arriva a seguito di una precedente valutazione già negativa. Il Dipartimento dello Sport aveva infatti ritenuto incompatibile l’intervento privato della Sanremese con le opere realizzate e finanziate grazie ai fondi del Pnrr, come il campo a 9 in sintetico, i nuovi spogliatoi e le tribune. La nuova comunicazione, ancora più articolata, ribadisce e amplia le criticità, evidenziando l’assoluta impossibilità di procedere con il progetto proposto per Pian di Poma.
Dopo il naufragio del piano per lo stadio comunale di San Martino, anche l’alternativa di Pian di Poma si rivela un vicolo cieco per Masu, che ora si trova in una situazione sempre più complessa, sia sportiva che finanziaria. La Sanremese è reduce da una pesante sconfitta nel derby con l’Imperia e grava sotto il peso di un bilancio societario preoccupante, con debiti per oltre 700 mila euro. Non va dimenticato un ulteriore elemento di tensione che ha accompagnato il progetto negli ultimi giorni: il vincolo della Soprintendenza, risalente al 2013, che imponeva di rispettare le quote dell’Aurelia per preservare la vista mare. Anche questa problematica, unita al massiccio impatto visivo della struttura proposta, aveva sollevato perplessità, alimentando dubbi sulla fattibilità dell’opera.
Con il progetto dell’Arena definitivamente archiviato, si apre ora un futuro denso di incognite per la Sanremese. Masu, che aveva puntato tutto su una struttura moderna e multifunzionale per rilanciare il club, si trova a fare i conti con un contesto sempre più ostile e vincoli insormontabili. La domanda che ora si pone è se la città e le istituzioni siano disposte a collaborare per trovare una soluzione alternativa o se, come temono in molti, la Sanremese sia destinata a un lento declino.