L’ex Sati all’asta

7 gennaio 2025 | 18:40
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L’ex Sati all’asta

Prezzo di partenza fissato in poco meno di due milioni di euro. Progetto pronto

Sanremo. L’ex area Sati di Corso Matuzia a Sanremo entra ufficialmente tra i beni in vendita all’asta giudiziale sui cui si fonda il piano di liquidazione della ditta Negro Fratelli Costruzioni Generali di Taggia, in concordato fallimentare per coprire un debito di oltre 30 milioni di euro. Il sito, da decenni in stato di abbandono, rappresenta una delle ferite aperte più emblematiche del panorama urbanistico cittadino.

L’area, che si estende nel cuore del quartiere Foce tra l’ex Hotel Tivoli e la Chiesa di San Rocco, prospiciente il cimitero monumentale a sud, è stata un tempo un deposito per autobus, acquisito in ultimo dalla società dei Negro. Con il passare degli anni, il sito è diventato sinonimo di degrado, nonostante ripetuti tentativi di riqualificazione mai concretizzati. Nel 2004, fu concesso un primo permesso per lavori di restauro, rimasti incompiuti. Nel 2013, un nuovo progetto prevedeva la demolizione e ricostruzione di fabbricati per uso residenziale e commerciale, con la creazione di una piazza antistante la chiesa e nuovi parcheggi, ma anche questo piano è rimasto sulla carta. La situazione sembrava sbloccarsi nel 2023, con la firma di una convenzione urbanistica che avrebbe dato avvio alla riqualificazione, rimandata a data da destinarsi in seguito al ‘crac’ della proprietà, che ha nuovamente congelato ogni intervento, fino all’attuale messa all’asta.

La perizia di stima attribuisce all’ex Sati un valore di mercato di 1,93 milioni di euro nello stato attuale, considerando i fabbricati fatiscenti e i costi di demolizione e ricostruzione. Il progetto depositato a Palazzo Bellevue prevede una superficie residenziale di quasi 2000 metri quadri. Mira a generare ricavi complessivi di circa 12,91 milioni di euro, suddivisi tra le unità abitative (10,99 milioni), gli 11 box auto liberi (495.000 euro) e gli spazi commerciali per 475,79 metri quadri (1,43 milioni). Sul fronte dei costi, la demolizione delle strutture esistenti, la costruzione delle nuove unità e dell’autorimessa, oltre a spese tecniche, urbanizzazione e imprevisti, raggiungono complessivamente un totale di 6,46 milioni di euro. A questi si aggiunge un margine per l’investitore, stimato al 35% dei ricavi, pari a 4,52 milioni di euro, portando il valore netto dell’area – calcolato come differenza tra ricavi, costi e margine – a circa 1,94 milioni di euro.

Oltre alla vecchia autostazione, la liquidazione della ditta Negro include numerosi altri beni immobili, evidenziando la vasta portata del patrimonio in dismissione. Tra questi, la moderna sede di via Boselli ad Arma di Taggia, spazi residenziali e terreni agricoli a Taggia e San Lorenzo al Mare, un piazzale con deposito a Sanremo in via Armea e un fabbricato abbandonato a Limone Piemonte. Molte di queste proprietà richiedono importanti interventi di riqualificazione, ma rappresentano al contempo un’opportunità per investitori interessati a valorizzare il territorio. Il valore totale degli immobili in vendita forzata supera i 4 milioni di euro.

Con l’asta dell’ex area Sati (prevista a febbraio 2025), si apre una nuova possibilità di rilancio per uno dei punti nevralgici di Sanremo, rimasto a lungo simbolo di promesse incompiute e progetti mai realizzati. Non lontano da lì, hanno deciso di puntare i Marzocco di Monaco, con la recente acquisizione dell’ex Hotel Astoria, che verrà riqualificato e riaperto per un investimento stimato di 50 milioni.