Ioculano, stazione di Ventimiglia: «Dopo anni iniziano gli adeguamenti»

30 gennaio 2025 | 08:11
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Ioculano, stazione di Ventimiglia: «Dopo anni iniziano gli adeguamenti»

«L’obiettivo è consentire finalmente la piena operatività dei treni di nuova generazione anche su questa tratta strategica»

Ventimiglia. «La stazione di Ventimiglia rappresenta un nodo strategico per il traffico ferroviario dell’intera provincia di Imperia, e per il collegamento tra l’Italia e la Francia, condizionando il flusso dei mezzi e dei passeggeri internazionali. Questo scalo è caratterizzato da un sistema di elettrificazione che risponde agli standard francesi, differenti rispetto a quelli italiani. Tale specificità ha creato notevoli disagi per l’utilizzo dei nuovi treni regionali Pop e Rock, ma non compatibili con la doppia alimentazione necessaria per raggiungere Ventimiglia» dichiara il consigliere regionale Enrico Ioculano.
«Di conseguenza, lungo la tratta da Savona a Ventimiglia, non è stato possibile impiegare questi nuovi mezzi, costringendo l’utenza a viaggiare ancora su convogli più datati e meno efficienti. Dell’adeguamento della stazione ho già chiesto in precedenti interrogazioni, e nell’ultima presentata due giorni fa in consiglio sono tornato a chiedere aggiornamenti sul cronoprogramma del lavori. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) negli ultimi due anni ha compiuto un primo passo con l’adeguamento del primo binario della stazione di Ventimiglia, ma mancano ancora altri 7 binari. Per garantire a pendolari, viaggiatori e turisti gli stessi standard di servizio presenti nel resto della Liguria, ho richiesto un aggiornamento sui tempi di completamento dei lavori di adeguamento della stazione. Secondo le risposte ricevute, la conclusione degli interventi è prevista entro il 2027. L’obiettivo è consentire finalmente la piena operatività dei treni di nuova generazione anche su questa tratta strategica, migliorando significativamente l’esperienza di viaggio per tutti gli utenti. Il dubbio è che se si sono resi necessari due anni per il primo binario, si riesca a fare tutti gli altri binari nello stesso tempo» conclude Ioculano.