«Durante la pandemia l’Italia si è unita. No vax una piccola minoranza»

18 gennaio 2025 | 11:32
Share0

L’ex ministro della Salute Speranza a Sanremo ospite della Cgil. Un contestatore identificato dalle forze dell’ordine

Sanremo. Si è tenuto oggi, presso la sede della Cgil in via Pallavicino, l’incontro con Roberto Speranza, ex ministro della Salute nei governi Conte e Draghi, attuale deputato del Partito Democratico ed esponente di Articolo Uno. L’occasione della presentazione dell’ultimo libro del parlamentare – ‘Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute’ (edito da Solferino) -, ha richiamato numerosi partecipanti, tra cui il vicesindaco Fulvio Fellegara, il consigliere comunale Vittorio Toesca. Presente il segretario generale della Camera del Lavoro Tiziano Tomatis.

L’evento, che ha ripercorso le sfide della pandemia, è stato inizialmente interrotto da un contestatore, identificato dalle forze dell’ordine, che ha gridato più volte “vampiro” all’attenzione dell’ex ministro. Speranza ha sottolineato l’importanza di una sanità pubblica forte e universale: «Da quell’esperienza abbiamo imparato che bisogna investire nel Servizio Sanitario Nazionale. È la cosa più importante che abbiamo, e mi spaventa vedere che stiamo tornando a tagliare fondi invece di rafforzarlo. La sanità pubblica deve garantire cure a tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche».

Rispondendo a una domanda sulle misure emergenziali contestate e talvolta dichiarate illegittime dai tribunali, l’ex ministro ha precisato: «Le critiche sono venute da una minoranza, mentre la maggioranza degli italiani ha compreso e rispettato le misure. E’ stato un momento in cui il Paese si è unito, di fronte a provvedimenti necessari per salvare vite. Rimanere fermi sarebbe significato sacrificare molte più persone. Per me, la vita è sacra e va protetta, sempre».