Cambiamento climatico, il Pd chiede verde pubblico sostenibile a Ventimiglia
La mozione presentata dal consigliere Dem Alessandro Leuzzi è stata bocciata
Ventimiglia. E’ stata bocciata dal consiglio comunale la mozione emendata presentata dal gruppo Pd che chiedeva di iniziare a realizzare le aiuole con “verde sostenibile”.
«Il cambiamento climatico esiste e determina anche difficoltà nel gestire il verde pubblico, oltre al fatto che i giardinieri comunali sono in numero risicatissimo e non riescono a occuparsi di tutto – ha spiegato il consigliere Dem Alessandro Leuzzi, illustrando la mozione – Quindi dobbiamo trovare soluzioni. Una di queste è quella di creare giardini sostenibili, magari anche con l’aiuto dei Giardini botanici Hanbury e l’università di Genova. Quello che si chiede è di cominciare gradualmente a portare in città aiuole con verde sostenibile, quindi con piante che necessitano di molta meno acqua e manutenzione».
Per la mozione la maggioranza ha presentato un emendamento allo scopo, ha spiegato il consigliere della Lega Simone Bertolucci «di specificare meglio alcuni punti della mozione che, secondo noi, possono essere migliorati a livello di spiegazione». Nel testo emendato, ad esempio, è stata inserita una voce dedicata alla «valutazione dell’eventuale e graduale sostituzione delle piante».
«La nostra mozione parla di aiuole – ha risposto il consigliere del Pd Vera Nesci -. Non si capisce che piante dovete valutare e nemmeno chi le dovrà valutare».
«Accolgo la mozione come stimolo a fare meglio, ma non condivido la valutazione sul verde pubblico perché ritengo che sia curato abbastanza bene – ha dichiarato l’assessore al Verde Domenico Calimera -. Gli impianti di irrigazione sono stati messi in funzione, il laghetto all’interno dei giardini Tommaso Reggio lo abbiamo rimesso in ordine, quindi non è vero che non è stato fatto niente».
Al termine della discussione, l’emendamento è stato approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza, mentre la mozione emendata è stata bocciata: contraria la maggioranza, astenuta la minoranza.