Bordighera, trecento cittadini in commissione contro le bollette di Rivieracqua. Il sindaco: «La battaglia va avanti»

13 gennaio 2025 | 09:54
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Riscontrate anomalie. Consigliere Trucchi lancia appello a Claudio Scajola

Bordighera. «Le indicazioni sono quelle di valutare caso per caso, tramite l’associazione dei consumatori o i singoli legali, le possibili azioni da intraprendere a tutela di bollette che sono sicuramente esagerate. L’amministrazione non si può costituire in un giudizio contro Rivieracqua, ma interverrà per le bollette che sono arrivate al Comune di Bordighera e lo farà sia al Tar sia al giudice ordinario e, se sarà il caso, valuterà anche di impugnare quelle che saranno le approvazioni definitive che Arera, auspichiamo a breve, farà di queste tariffe, che ricordo sono provvisorie. Tutti i principi che sono stati elencati oggi qui, in merito alla retroattività, non sono ricostruzioni giornalistiche, ma principi sanciti tanto dalla Corte di Cassazione, quanto dal Consiglio di Stato. Noi, a tutela delle tasche dei cittadini di Bordighera, continueremo ogni battaglia fintanto non avremo la certezza che ci sarà equità».

Lo ha dichiarato il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito al termine di una commissione consiliare che si è svolta, in modo straordinario, nel teatro Golzi del Palazzo del Parco alla presenza di circa 300 persone, tra semplici cittadini e rappresentanti delle associazioni di categoria.

Tanti i bordigotti che hanno portato le bollette di Rivieracqua appena ricevute con cifre da capogiro per utenze domestiche e piccoli orti e giardini. C’è un condominio, ad esempio, che da circa 500 euro di bolletta media ne ha ricevuta una di oltre 12mila euro. Cifre impossibili da pagare per la maggior parte dei residenti.

Il Comune potrà dare una mano a chi, come i pensionati, non riusciranno a pagare le bollette? «Sì – risponde il sindaco  – Il Comune intende dare una mano. Faremo, a breve, una variazione di bilancio. Auspichiamo che le persone con più difficoltà possano recarsi presso l’ufficio dei nostri servizi sociali, così avremo contezza di quello che sarà l’intervento che dovremmo attuare a sostegno delle famiglie».

E’ stata inoltre riscontrata una anomalia. «Il decreto del 15 marzo 2024 del commissario ad acta, prevede per le gestioni del servizio idrico integrato nei Comuni di Bordighera e Pieve di Teco, che la tariffa unica, non quella per usi agricoli, sia applicata a decorrere dal 2024», spiega Ingenito. Un aspetto da valutare per un possibile ricorso, visto che le bollette appena arrivate chiedono pagamenti retroattivi.

«Nel decreto viene rilevato che in ragione dell’intervenuta acquisizione di Rivieracqua spa delle strutture del servizio idrico integrato dalle ex gestioni comunali di Bordighera e di Pieve di Teco, si rende indispensabile l’applicazione della tariffa unica a partire dal corrente anno. Questo è un decreto del 2024 – specifica infatti il sindaco -. Ma se la dicitura riportata è questa, perché allora hanno inviato i conguagli dal 2022?».

«Da Imperia a Genova a Roma devono aver presente questa situazione – ha aggiunto il primo cittadino – Nessuno di noi arretrerà di un centimetro; il Consiglio comunale intero non si muoverà di un passo. Ogni singolo atto e ogni singola situazione le potremmo vedere insieme. E’ chiaro, che tante situazioni richiedono valutazioni analitiche e il tempo purtroppo è questo. Tanto vale impugnare le bollette e non possiamo fare a meno di ricorrere a un giudice ordinario». Ingenito ha poi spiegato i motivi di questi rincari “astronomici”: «La ragione fondamentale è che il Comune di Bordighera ha sempre applicato una tariffa idrica al metro cubo tra le più basse in Italia: circa 0,39 centesimi a metro cubo. E’ chiaro, che ci sia una differenza così importante che arriva fino al 300-500 per cento di aumento. In altri Comuni queste tariffe non sono state applicate». «E’ vero – ha aggiunto – Che hanno sicuramente generato del malcontento, ma non ci sono state differenze così importanti. Ciò significa che le amministrazioni di Bordighera degli ultimi vent’anni, ma anche prima, hanno sempre dato massima priorità all’applicazione di una tariffa, che deve necessariamente rispecchiare quello che consideriamo un bene pubblico. Quel prezzo doveva rimanere tale, in quanto c’erano altre fonti di finanziamento per effettuare investimenti sul nostro sistema idrico integrato».

La precisazione: «Il Comune di Bordighera non ha firmato alcun contratto con Rivieracqua – ha detto Vittorio Ingenito -. Il commissario ad acta Gaia Checchucci, dopo una serie di interlocuzioni con il Comune, ha deciso nel 2022 di emettere una ordinanza, che ha imposto al Comune la consegna degli impianti al nuovo gestore in maniera unilaterale. L’unica cosa sottoscritta tra gli uffici comunali e non l’amministrazione, che erano obbligati alla sottoscrizione, era un verbale di consegna, in cui è stato fatto l’inventario dei beni consegnati. Collegato a questa ordinanza non c’era alcun piano tariffario”. Ed ha poi spiegato: “Questa battaglia con l’acqua pubblica è iniziata da oltre vent’anni, sono stati effettuati più ricorsi. L’ha iniziata, perché normativamente molti Comuni si sono uniti per istituire una gestione comprensoriale dell’acqua ed è stato scelto uno strumento, che il comune di Bordighera, con le amministrazioni precedenti, ha ritenuto non idoneo per gestire in maniera efficiente ed efficace il comparto idrico della provincia di Imperia».

Nel frattempo, i cittadini che possono pagare le bollette, lo facciano solo ed esclusivamente attraverso bonifico bancario con la dicitura: “con riserva”. Questo per poter essere tutelati in caso di ricorso.

«Faccio un appello all’onorevole Claudio Scajola perché prenda una posizione», ha dichiarato il consigliere Giuseppe Trucchi, intervenuto più volte così come i colleghi Massimiliano Bassi e Fulvio De Benedetti per portare al sindaco le istanze dei cittadini.