Bordighera, barista in coma dopo l’aggressione. Il figlio: «Papà non avrebbe mai alzato le mani»
La lettera del giovane che chiede la verità
Bordighera. «Dai fatti raccontati da mia madre (Katje Feo), mio padre avendo sentito parlar male di me (Alen Oliva) e di lei, si è avvicinato al ragazzo senza istinti aggressivi (per tutto il tempo con le mani in tasca), chiedendo il motivo di queste sue affermazioni. Il ragazzo non avendo nessun riguardo sferra tre pugni ben assestati sul volto di mio padre, facendolo cadere di testa sul marciapiede, causandogli un’emorragia cerebrale e portandolo al coma (intubato e al momento instabile al Santa Corona di Pietra Ligure)».
Inizia così la lettera di Alen, figlio di Andrea Oliva: il titolare del Night and Day di Bordighera in coma dal 1 gennaio scorso, dopo l’aggressione subita all’interno del proprio locale. Una lettera affidata ai social, nella quale il giovane, nonostante il momento di grande dolore e apprensione per le gravi condizioni del padre, racconta quanto accaduto quella sera senza mostrare rabbia, ma solo voglia di ristabilire la verità.
A prendere a pugni Andrea Oliva, 48 anni, è stato un 27enne romeno residente a Ventimiglia che al suo avvocato, così come ai carabinieri dai quali si è costituito, ha raccontato una versione diversa. Secondo il giovane, infatti, sarebbe stato Oliva ad aggredirlo e lui si sarebbe difeso, sferrando tre colpi.
Una versione, però, smentita da quanto riprese dalle telecamere di videosorveglianza del locale. «L’intero video delle telecamere esterne del bar Night and Day fa vedere per filo e per segno le azioni e i fatti raccontati», spiega Alen, che aggiunge: «
Mio padre non avrebbe mai alzato le mani ad una persona perché, come già accennato a me in passato, non avrebbe voluto la chiusura del locale».
«Quella notte a lavorare era mia madre che si trovava all’interno del bar al momento dell’accaduto. Io avevo fatto il mattino – conclude il figlio di Andrea -. Se al posto di mia madre quella sera ci fossi stato io, sarei finito in ospedale con mio padre. Prego al ragazzo di dire la verità».