Baia Verde, Byblos e Villa Sultana. Ospedaletti attende la svolta

7 gennaio 2025 | 12:04
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Baia Verde, Byblos e Villa Sultana. Ospedaletti attende la svolta

I progetti di riqualificazione straordinaria avviati con la giunta Cimiotti sono in dirittura d’arrivo. Nel 2026 i cantieri

Ospedaletti. Il nuovo anno si apre con importanti sfide per Ospedaletti, che guarda al futuro con una serie di progetti ambiziosi destinati a ridisegnare il volto della cittadina. Tra lavori attesi da anni e nuovi interventi in fase di definizione, il 2025 sarà un anno cruciale per il rilancio economico, turistico e culturale del territorio, con il 2026 che si preannuncia di cantieri.

La ripartenza dei lavori sul porto di Baia Verde, fermi da quasi due decenni, è tra le priorità assolute per l’amministrazione Cimiotti. Il progetto depositato dalla cordata composta da Marina di Talao e Cem Spa ha ricevuto a fine 2024 alcune delle integrazioni richieste dal Comune. Tuttavia, come spiegato dal sindaco Daniele Cimiotti, ulteriori dettagli sono necessari per quanto riguarda le opere di pubblica utilità previste a scomputo degli oneri. «Abbiamo richiesto una progettazione più dettagliata e una computazione precisa dei costi per le opere di pubblica utilità. Se tutto procederà come sperato, nei prossimi sei mesi potremo ottenere l’approvazione del progetto in conferenza dei servizi e in Regione, per poi bandire l’appalto entro la fine dell’anno e riavviare i lavori nel 2026», – dichiara il primo cittadino -.

L’altro grande progetto di finanza che potrebbe trasformare il lungomare est di Ospedaletti riguarda il compendio Byblos, per cui sono in corsa tre proposte: il fondo d’investimento monegasco Aura Capital, che punta a realizzare un boutique hotel; il progetto dell’imprenditrice Milena Caputo e quello dell’imprenditore Marco Cuccuvè, che ha recentemente depositato le integrazioni richieste dall’ente locale. «Ora possiamo assegnare i tre progetti alla commissione tecnica, che avrà il compito di valutare quale sia più adatto a garantire l’interesse pubblico», – prosegue Cimiotti -.

Sul fronte del recupero culturale, qualcosa si muove anche per la permuta Villa Sultana-Piccadilly, operazione avviata dal sindaco per salvare l’ex primo casinò d’Italia dal degrado. Dopo una serie di sopralluoghi e solleciti, il fondo Aquileia ha incaricato lo studio dell’ingegner Craviotti di Varazze, indicato dalla Soprintendenza ai Beni culturali, per predisporre un nuovo progetto di messa in sicurezza complessivo dell’edificio. Questo intervento preliminare è fondamentale per preservare Villa Sultana dall’incuria e dalle intemperie, rendendola un domani acquisibile dal Comune e recuperabile grazie all’intervento dello Stato.