Acqua, bollette alle stelle. Il gruppo Bassi si rivolge a un legale

4 gennaio 2025 | 18:22
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Acqua, bollette alle stelle. Il gruppo Bassi si rivolge a un legale
Acqua, bollette alle stelle. Il gruppo Bassi si rivolge a un legale
Acqua, bollette alle stelle. Il gruppo Bassi si rivolge a un legale

In Molise situazione analoga: alla fine il Consiglio di Stato ha sancito l’illegittimità dell’aggiornamento retroattivo delle tariffe

Bordighera. Non si placa la protesta contro il caro acqua a Bordighera. Le bollette per il servizio idrico, emesse in questi giorni dalla società Rivieracqua, che gestisce il servizio idrico integrato, sono veri e propri salassi: centinaia di cittadini si sono visti richiedere cifre che oltrepassano il migliaio di euro per le utenze domestiche e non solo: anche chi ha un piccolo orto o un giardino ha ricevuto bollette con cifre altissime.
Non sapendo bene come comportarsi, in molti si sono rivolti ai consiglieri di minoranza Massimiliano Bassi, Fulvio Debenedetti, Alessandro Albanese e Sara Piantoni, che si stanno già muovendo per tentare di trovare una possibile soluzione al problema.

«Come gruppo Bassi sindaco – dichiarano i consiglieri – Abbiamo già contatto un legale al quale chiederemo di esaminare una sentenza del Consiglio di Stato che, nel giugno scorso, aveva considerato illegittima l’applicazione retroattiva delle tariffe idriche». Il fatto è accaduto in Molise. Qui i Comuni si erano appellati inizialmente al Tar regionale contro Molise Acque, vincendo la prima partita. A quel punto la società ha presentato ricorso all’organo supremo, che ha però confermato la sentenza del Tar, sancendo definitivamente l’illegittimità dell’aggiornamento retroattivo delle tariffe idriche.

«Trattandosi della stessa situazione in cui ci troviamo noi ora – spiega Bassi – La nostra speranza è che le motivazioni di quella sentenza del Consiglio di Stato possano essere fatte nostre. Per questo è per noi indispensabile confrontarci con un legale esperto in materia».

Nel corso degli anni, per scongiurare l’aumento indiscriminato delle tariffe, le varie amministrazioni comunali che si sono succedute a Palazzo Garnier hanno tentato il possibile per evitare l’ingresso in Rivieracqua. A Bordighera, infatti, la gestione dell’acquedotto è sempre stata comunale, con notevoli risparmi per l’ente e per i suoi cittadini. Ma quando la consegna degli impianti è diventata improrogabile, il Comune non ha potuto far altro che rispettare l’ordinanza a firma dell’allora commissario dell’Ato idrico, Gaia Checcucci. L’ordinanza è comunque stata impugnata dall’amministrazione comunale, che aspetta ancora il pronunciamento del tribunale amministrativo della Liguria.