A Diano Marina “Il futuro dei Sapiens. La clava o il telefonino?”
27 gennaio 2025 | 14:35
I Venerdì della conoscenza tornano in sala consiliare alle 17.
Diano Marina. Venerdì 31 gennaio alle 17 l’Amministrazione Comunale di Diano Marina, sostenuta dalla Regione Liguria, rinnova il suo impegno nei confronti del dibattito culturale con il secondo appuntamento della III edizione de I Venerdì della Conoscenza, dedicato alla riflessione “Il Futuro dei Sapiens. La Clava o il Telefonino?”.
Le tecnologie hanno da sempre aiutato il genere umano nel fornire soluzioni ad alcune problematiche tecniche e nello svolgimento di molte attività, specialmente se inserite in contesti rischiosi o ripetitivi. Sia in periodi di guerra che di pace, alcune tecnologie hanno trasformato le società, le economie e gli equilibri geo-politici. Il fuoco, la ruota, l’uso del ferro, la macchina a vapore, la bomba nucleare, la radio ne sono solo alcuni esempi.
Recentemente, alcune tecnologie stanno introducendo trasformazioni in quello che da sempre i Sapiens hanno considerato una prerogativa unica della propria specie e che li ha convinti di essere i dominatori del pianeta Terra: esseri pensanti, coscienti e liberi di decidere. Queste tecnologie, come l’intelligenza artificiale, le interfaccia cervello-macchina e la realtà aumentata, affrontano non soltanto aspetti etici ma, quando adottati su scala globale, potranno influenzare le strutture delle società e del rapporto tra mente e materia, intrecciando in modo inaspettato le risorse della conoscenza, delle emozioni e della natura.
I Sapiens sono antropologicamente predisposti ad assorbire queste tecnologie? Questa è la domanda di fondo alla quale cercheranno di dare una risposta Emiliano Bruner, Fabio Bonsignorio e Pier Francesco Moretti, concentrando le loro riflessioni sul ruolo delle nuove tecnologie nel rapporto tra il genere umano e l’ambiente. In particolare, verranno discussi gli aspetti antropologici che caratterizzano i processi cognitivi, la definizione di intelligenza e di coscienza. Non si tratta di entrare nei dettagli dell’intelligenza artificiale o di tecnologie tout-court, ma di riflettere sull’evoluzione della macchina umana e di quelli che una volta venivano chiamati robot.
Emiliano Bruner – archeo-neuro antropologo di fama internazionale, esperto nello studio dell’evoluzione cerebrale e delle sue implicazioni antropologiche – dialogherà con Fabio Bonsignorio, pioniere nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, il cui lavoro si concentra sulle potenzialità e i rischi di queste tecnologie per la società futura. A moderare l’evento sarà Pier Francesco Moretti, fisico e ricercatore, con una lunga esperienza nel campo della ricerca scientifica e della divulgazione.
Il progetto vede il coinvolgimento del Liceo G.P. Vieusseux e dell’Istituto G. Ruffini di Imperia, oltre all’Università degli Studi di Genova. Questa sinergia tra scuole, università e comunità locale dimostra il valore della collaborazione nella costruzione di un dibattito aperto e inclusivo.
Gli incontri, disponibili anche in streaming e registrati per una consultazione successiva, possono essere seguiti sul portale https://dianomarina. consiglicloud.it/home. La partecipazione è gratuita, ma con posti limitati. È possibile prenotarsi inviando un’e-mail a cultura@comune.dianomarina.im. it o registrandosi su Eventbrite al link https://lc.cx/fC3-QG. I giornalisti potranno registrarsi sulla piattaforma di formazione obbligatoria continua per il riconoscimento di crediti formativi.
“Questa serie di incontri rappresenta un’occasione unica per riflettere su questioni che non riguardano solo la scienza o la tecnologia, ma l’essenza stessa dell’essere umano e il suo rapporto con il mondo che lo circonda” dichiara il sindaco Cristiano Za Garibaldi.
“L’invito è rivolto a tutti coloro che desiderano comprendere meglio le dinamiche che plasmano il nostro futuro” aggiunge Sabrina Messico, assessore alla Cultura. “Il nostro obiettivo è favorire la consapevolezza e stimolare il dialogo, coinvolgendo non solo esperti di fama internazionale ma anche le giovani generazioni, che saranno protagoniste di questi cambiamenti”.