48 anni dalla scomparsa di Nino Lamboglia, il ricordo ad Imperia
Gabriella Stabile Re: «Un uomo instancabile, un genio dell’archeologia e un personaggio importante per tutto il mondo archeologico»
Imperia. Il 10 gennaio del 1977 il professor Nino Lamboglia moriva tragicamente annegando con la sua auto nel porto di Genova a 65 anni. Docente universitario, archeologo di fama mondiale, icononio e visionario, 48 anni fa Lamboglia ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo storico culturale della provincia di Imperia e della Liguria.
Oggi, come da tradizione, a ricordarlo e a deporre rose rosse, i suoi fiori preferiti, sulla sua tomba nel cimitero di Porto Maurizio, dove Lamboglia è sepolto nella tomba della famiglia materna Federici, la sezione di Imperia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e tanti amici.
«Aveva 65 anni quando è scomparso e avrebbe potuto fare ancora moltissimo. Aveva più di 900 pubblicazioni al suo attivo. Si è occupato di tutto, dalla preistoria fino all’età medioevale e moderna, scavi romani e preistorici. Un uomo instancabile, un genio dell’archeologia e un personaggio importante per tutto il mondo archeologico» ha commentato la professoressa Gabriella Stabile Re, Presidente imperiese dell’Istituto Internazionale degli Studi Liguri.
Alla commemorazione sono intervenuti il parroco della Basilica Concattedrale di San Maurizio e Compagni Martiri mons. Lucio Fabbris per la benedizione della tomba e un momento di preghiera, la dottoressa Josepha Costa Restagno della Sezione Ingauna dell’IISL per un ricordo personale rivolto al Professore e Daniela Gandolfi, direttrice dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.