Ventimiglia, Sindaco annuncia rivisitazione di incarichi ad assessori e consiglieri
«Decisione che non mira a punire nessuno, ma ha lo scopo di rendere più efficace l’azione amministrativa», le parole di Di Muro
Ventimiglia. Verranno rivisitati gli incarichi di assessori e consiglieri comunali. Lo ha annunciato in apertura del consiglio comunale il sindaco Flavio Di Muro che ha deciso di commentare le voci di una possibile crisi di maggioranza, categoricamente smentita dal primo cittadino ventimigliese.
«Io non registro nessuna crisi in atto, voglio tranquillizzare i ventimigliesi, mi sento sereno e lo dico con la massima umiltà – sono state le parole di Di Muro – . La crisi l’ho vissuta tre volte da parlamentare e ne sono sempre uscito indenne, l’ultima crisi comunale mi ha portato a diventare Sindaco, quindi sono fortunato in tema di crisi».
C’è però l’annuncio di una ridistribuzione dei carichi di lavoro: «Stiamo ragionando su come migliorare l’organizzazione e gli incarichi di assessori e consiglieri – prosegue Di Muro – Gli assessori hanno tutti la mia stima, sono sostenuti dai gruppi consiliari e dalle forze politiche, stanno lavorando bene e continuano a farlo da persone serie quali sono. Questo ruolo sottrae molto tempo alla famiglia e agli affetti, quindi invito tutti ad avere il massimo rispetto per chi ha scelto di anteporre la propria vita e il proprio tempo libero per il senso civico e per dedicarsi alla città».
«Una crisi sarebbe ingiustificata e ingiustificabile dopo solo un anno e mezzo di mandato, sarebbe in contrasto con una coalizione salda e capace di governare ottimamente il Paese e recentemente la Regione. Una crisi sarebbe inspiegabile, la maggioranza ha sempre votato unita e compatta tutte le pratiche amministrative. Io sono soddisfatto di questo primo anno e mezzo di amministrazione; si può fare di più e meglio? Certamente si. Dipende tutto dalla volontà politica e dagli assessori? No, ma da tante leggi e da risorse economiche scarse che impediscono di fare tutto e subito come ci chiedono i cittadini. Ci sono certamente margini di miglioramento, ci stiamo lavorando tutti con serenità. Ho fatto rinunce di carattere professionale e politico, ho messo a disposizione della città l’esperienza che ho maturato negli anni nella consapevolezza della complessità di amministrare una città come Ventimiglia, una scelta di testa e cuore che rifarei anche oggi. Una volta vinte le elezioni ho subito detto che avrei lavorato con gli assessori suggeriti dalla coalizione, tutti i suggerimenti sono stati accolti, anche di chi non conoscevo e, a distanza di tempo, sono contento di averlo fatto. La rivisitazione degli incarichi per consiglieri e assessori non mira a punire nessuno, ma ha lo scopo di rendere più efficace l’azione amministrativa», ha concluso Di Muro.
Ma qualche “frizione” tra i gruppi di maggioranza evidentemente c’è, visto che il consigliere Gabriele Amarella, capogruppo di Forza Italia, ha commentato così le dichiarazioni del sindaco Flavio Di Muro: «Ho ascoltato con interesse il discorso del sindaco, in parte l’ho apprezzato. Lo ribadisco anche io: serve un cambio di marcia, meno scena forse, e forse più sostanza. Una maggioranza coesa, secondo noi, non è una, ma è la condizione indispensabile per avere la stessa maggioranza. Serve equilibrio ma serve tanta condivisione, uno sforzo comune, una prospettiva comune, che abbia come stella polare la nostra città. Noi ci siamo sempre stati, e lo abbiamo dimostrato, perché abbiamo le carte in regola e i numeri per far tornare grande Ventimiglia».
Il Sindaco ha inoltre affrontato anche il ritorno in maggioranza del consigliere Roberto Parodi: «Ci sono state tensioni, questa estate era stato allontano in seguito ad una mozione non concordata. Nei giorni scorsi c’è stato un chiarimento e ha dato la sua disponibilità a continuare questo percorso. É difficile abbandonare la visibilità e proposte che possono attirare subito un consenso popolare diffuso rispetto ad un’attività di condivisione delle proposte come si fa solitamente in una maggioranza, ma siamo tenuti a farlo perché i cittadini ci hanno votato».