Ventimiglia, bilancio e passerella: la posizione di Gaetano Scullino

«Non si può affrontare un tema così cruciale senza la dovuta attenzione»
Ventimiglia.Gaetano Scullino, consigliere di minoranza del comue di Ventimiglia, si esprime su bilancio e passerella nel comune. «La decisione di frammentare il progetto per la nuova passerella pedonale, iniziando con una gara per la sola demolizione del troncone in cemento armato rimasto, rappresenta un errore strategico e un approccio inopportuno. Questo intervento non solo è mal concepito, ma anche simbolico di una gestione poco lungimirante da parte dell’amministrazione attuale. È discutibile, se non addirittura inadeguato, destinare parte della donazione di 500.000 euro, concessa alla città di Ventimiglia da SAS il Principe Alberto II di Monaco per la ricostruzione integrale della passerella, a opere accessorie o di pulizia, come avviene in questo caso. Quei fondi erano vincolati a un preciso scopo: costruire una nuova struttura e non finanziare interventi secondari.
Nel 2020, il costo stimato per la demolizione del residuo era di circa 35.000 euro, e si era scelto di includerlo nel bando complessivo per la realizzazione della nuova passerella, poiché considerato un costo marginale nell’economia generale dell’opera. Oggi, spendere ben 200.000 euro per questo “primo lotto” è una decisione insensata, soprattutto considerando che il progetto esecutivo della passerella non sarà pronto prima di giugno 2025. Solo dopo l’approvazione del progetto e la reperibilità delle risorse—regionali, statali o tramite prestiti flessibili già previsti nel 2021—si potrà procedere con il bando europeo e l’effettiva assegnazione dei lavori. In concreto, la ricostruzione vera e propria non inizierà prima del 2026.
Un intervento simbolico e inutile. Questa frammentazione sembra più un’operazione di facciata che un passo concreto verso la realizzazione dell’opera. Invece di pianificare in modo organico e strategico, si preferisce spendere inutilmente risorse per dare l’impressione di un’operatività che, nella realtà, non c’è. Questa gestione non fa che confermare l’inadeguatezza e l’inerzia dell’attuale amministrazione in un anno e mezzo di attività.
Un risparmio apparente, ma a quale costo? Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, tuttavia, è emerso un dato significativo: il costo stimato per la nuova passerella pedonale con un grande pilastro centrale in alvio è di 5.500.000 euro. Questo progetto è stato confrontato con quello precedente, una struttura a campata unica, larga 7 metri, ciclopedonale e dotata di una seduta divisoria centrale, il cui costo era di 7.000.000 di euro. Il risparmio apparente di 1.500.000 euro non giustifica la scelta del progetto attuale, considerata la sostanziale differenza in termini di funzionalità, sicurezza ed estetica. Una campata unica, oltre a eliminare il pilastro centrale, avrebbe offerto una maggiore sicurezza in caso di piene del fiume e un notevole miglioramento della fruibilità per pedoni e ciclisti.
Un’occasione mancata per la ciclabilità. Scegliere di non prevedere una pista ciclabile è un altro grave errore. In un momento in cui si investe sempre più nell’ampliamento delle infrastrutture ciclabili, escludere un’opera così rilevante dalla rete ciclabile urbana appare assurdo. La passerella sarebbe stata una connessione strategica per attraversare il fiume e collegare Marina San Giuseppe al resto della città, migliorando mobilità sostenibile e qualità della vita.
Conclusione. Risparmiare su un’opera pubblica di questa importanza è una scelta miope. Non solo si rinuncia a una struttura moderna e funzionale, ma si compromette anche il futuro sviluppo urbanistico della città. La scelta dell’amministrazione attuale non tiene conto delle vere necessità della comunità e sacrifica opportunità preziose per una visione limitata e di corto respiro».
Per quanto riguarda il bilancio: «Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Ventimiglia, ho assistito con grande preoccupazione all’approvazione di un bilancio di previsione 2025-2027 che, a mio avviso, presenta gravi errori, incongruenze e mancanze inaccettabili. Nonostante le evidenti criticità segnalate, la maggioranza ha scelto di procedere senza ascoltare le osservazioni e le pregiudiziali che avrebbero potuto garantire una correzione necessaria e opportuna.
Per senso di responsabilità e rispetto del ruolo istituzionale, ho deciso di rimanere in aula per ascoltare la discussione fino in fondo e per cercare di comprendere le motivazioni di una gestione che ritengo profondamente inadeguata. Tuttavia, non posso che esprimere un giudizio negativo su quanto accaduto. La pratica è stata presentata in modo approssimativo, con discrepanze contabili evidenti e documenti che, a mio parere, non rispettano pienamente le normative e i principi di trasparenza.
Il bilancio è la base di tutta l’attività amministrativa, e presentarlo con tali carenze dimostra un metodo di lavoro superficiale che rischia di compromettere la credibilità dell’Ente. Non si può affrontare un tema così cruciale senza la dovuta attenzione, né ignorare le legittime richieste di approfondimento e verifica. Il mio voto contrario è stato un atto di responsabilità e di tutela per i cittadini di Ventimiglia. Continuerò a vigilare affinché le scelte dell’amministrazione siano sempre nell’interesse della comunità e rispettino le regole e la trasparenza che sono alla base di una buona gestione pubblica» conclude Scullino.