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Vallecrosia, riuscito l’incontro con Asl 1 “Voci dal territorio, presentazione di gruppi cammino”

13 dicembre 2024 | 16:26
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L’evento ha permesso di approfondire diversi aspetti grazie agli interventi effettuati da professionisti

Vallecrosia. Si è svolto oggi, venerdì 13 dicembre, presso la sala polivalente di Vallecrosia l’incontro “Voci del territorio, presentazione di gruppi cammino”.

L’evento, che ha visto l’importante partecipazione del direttore del distretto sanitario di Ventimiglia Paola Camia, del direttore sociosanitario Asl 1 Fabrizio Polverini, insieme al vicesindaco della città di Vallecrosia Marilena Piardi ha permesso di approfondire diversi aspetti dei gruppi di cammino con i professionisti del territorio.

Il progetto, condiviso con i medici già a partire dalla fase di ideazione, prenderà il  via a partire da gennaio e vedrà come punto di ritrovo via Marconi 47.

«I gruppi di cammino sono una fase di integrazione molto importante tra quella che è l’attività dei cittadini con quello che è l’attività delle Asl, quindi integrazione tra servizio sanitario, terzo settore cioè volontariato e salute dei cittadini a scopo preventivo e riabilitativo educazionale», afferma Polverini che aggiunge: «Importante la prevenzione e l’integrazione, se andiamo a vedere le curve della piramide dell’età si comprende chiaramente che dai 50 agli 80 anni si concentra la maggior parte della fragilità: essendo molto ampia questa forbice, è bene ridurla e cercare di riportare in assetto quello che è la qualità della vita delle persone, nostri cittadini».

«Oggi parliamo di come siamo arrivati a costruire questa iniziativa dei gruppi di cammino che parte da Vallecrosia, ma che speriamo di estendere ad altri comuni del distretto ventimigliese. E’ un’iniziativa che nasce dalla sinergia tra le associazioni di volontariato, Asl e il Comune di Vallecrosia», spiega Paola Camia che aggiunge: «Nasce proprio dalla volontà di fare iniziative di prevenzioni insieme, che siano costo basso e che è dimostrato diano buoni benefici in termini di ricadute di salute fisica, ma anche di benessere psicofisico e infatti di Asl è coinvolto sia il distretto che il dipartimento di salute mentale, poiché ci sarà una parte dedicata al benessere psicologico».

«L’obiettivo di questo incontro è quello di valutare come l’associazione, con l’ente comunale e quello di Asl riesca a organizzare un evento così importante: parliamo di prevenzione, di stili di vita e in questa giornata specifica parleremo del movimento, del cammino», dichiara il vicesindaco Piardi che aggiunge: «Siamo qui per costruire un progetto insieme soci delle 5 Torri, un gruppo di cammino con integrazione di pazienti psichiatrici perchè vuole essere anche un progetto aggregativo e inclusivo. Oggi si spiegherà il beneficio dal punto di vista del fisioterapista, del tecnico della riabilitazione e poi andremo a vedere quello che può essere il miglioramento all’interno della vita delle persone, perchè l’attività fisica fa bene ed è un sistema per prevenire. La salute è un bene prezioso e quando la si ha va tutelata e questo è uno dei sistemi, ma quando la sinergia è tra enti e dà risultati questo è tangibile: da gennaio con il gruppo di cammino ci saranno dei tutor, degli infermieri di famiglia e ci sarà la supervisione anche dal punto di vista dell’associazione Cinque Torri. Partiamo con un gruppo piccolo per vedere se la necessità del territorio aumenta, perchè siamo disposti a migliorarci e a incrementare le attività»

In merito al perché sia importante avviarli è stato rilevante l’intervento della coordinatrice infermieri di famiglia e di comunità dell’Asl1 Cinzia Ardiri che ha spiegato: «Questa iniziativa è importante perchè la popolazione sta invecchiando, la Liguria, non a caso, è la prima per invecchiamento degli abitanti. Con l’aumentare dell’età i problemi aumentano e chi ha già patologie potrebbe vederle crescere fino a sfociare in disabilità in termini di vita quotidiana: è vero, la vita si è allungata, ma la sua qualità non è così ottimale. Più l’autonomia scende, più bisognerà ricorrere alle cure ospedaliere. Come intervenire per intercettare le patologie di rischio? Agendo sui fattori modificabili vale a dire l’attività fisica, l’abuso di alcol o di sigarette e l’alimentazione».

Per approfondire meglio la questione dei gruppi cammino e avere una visione più completa, si è ritenuto necessario riflettere sul ruolo dell’infermiere di comunità nell’intercettare la popolazione fragile all’interno della stessa. Proprio per questo, Concita Tabbacchiera e Agnese Magagio hanno ricordato, oltre la gratuità del servizio,  l’importanza di questo ruolo: «L’infermiere ha come obiettivo quello di valutare lo stato di salute della persona anche nel tempo, l’obiettivo è quello di ridurre il rischio che il problema cui è soggetto il paziente possa portarlo a ricorrere alla struttura ospedaliera».

Giunti a questo punto, Cinzia Rotondaro, coordinatore fisioterapisti Adi Asl1 e Francesca Faissola, fisioterapista Adi Asl 1, hanno espresso delle raccomandazioni per la camminata in salute: «Gli attori principali dei gruppi cammino cioè il fisioterapista, l’infermiere di famiglia e gli operatori del servizio salute mentale, faranno riferimento al capo gruppo camminata, una persona che dovrà interagire con tutti i soggetti che ne prendono parte e che dovrà far fronte alle situazioni che si presentano: il suo compito sarà quello di ascoltare il gruppo, assicurarsi che tutti stiano bene e che i soggetti non esagerino con i movimenti. Importante prendere parte all’iniziativa indossando indumenti adeguati e senza utilizzare scarpe nuove».

I gruppi di cammino, importanti perché in grado di identificarsi con la possibilità di fare ginnastica, di passare momenti insieme e di stare bene sono rivolti sia alle persone che godono di buona salute sia a coloro che sono a rischio, ovviamente, non rientrano nelle categorie coloro che soffrono di patologie gravi o chi non possiede autonomia motoria. Le camminate, avranno una durata di circa 30-40 minuti e e comprenderanno un percorso di circa 4 chilometri, che saranno rivolte verso tre direzioni: Bordighera, Ventimiglia e Camporosso.

Al termine dell’incontro, è stato fondamentale riflettere sull’importanza dell’inclusione sociale all’interno della comunità. Infatti, Giulia Graziano, tecnico di riabilitazione psichiatrica ha approfondito la questione dichiarando: «L’attività fisica è importante non solo per l’aspetto sociale e relazionale, ma anche perchè induce a un miglioramento cognitivo. La memoria sia a breve che a lungo termine riesce a migliorare e con essa anche l’attenzione, la working memory e la capacità di problem solving, le relazioni sociali e la capacità di ragionamento: gli esercizi aerobici, di forza e la combinazione di questi, nonché l’esercizio consapevole, come la Yoga, possono migliorare le condizioni cognitive. Importante anche l’aspetto dell’inclusione sociale, perché ogni partecipante, anche attraverso questa iniziativa, potrà sentirsi parte di un gruppo. Tra i principi chiave dell’inclusione c’è l’accettazione della diversità, assicurare la partecipazione attiva dei soggetti e sviluppare pratiche di collaborazione, andando incontro a una salute unica che tenga conto di tutto».

«Siamo molti attenti a queste iniziative: ci teniamo che la comunità e i nostri soci abbia un invecchiamento attivo, pertanto abbiamo colto l’occasione di condividere con l’Asl il progetto di camminata assistita. Oggi siamo qua per testimoniare il nostro impegno», ha concluso Carla Aprosio, responsabile del centro Cinque torri.