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Treni, la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza tra le linee peggiori d’Italia

18 dicembre 2024 | 16:03
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Treni, la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza tra le linee peggiori d’Italia

A mettere in ginocchio la “Ferrovia delle meraviglie” la mancata collaborazione internazionale, gli eventi meteorologici e i numerosi scioperi

Ventimiglia. La Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza è tra le linee ferroviarie peggiori d’Italia. É quanto emerge dal report 2025 Pendolaria di Legambiente che analizza la situazione del trasporto pubblico del Bel Paese.

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“Della linea internazionale presente nel titolo, non è rimasto che, nei fatti, un treno a gasolio, da
neanche 200 posti, che quattro volte al giorno, andata e ritorno, collega Cuneo e Ventimiglia a 40 km/h di massima per limitazioni infrastrutturali – si legge nel documento – . La “ferrovia delle meraviglie” è un caso emblematico di mancata collaborazione internazionale, disinteresse da entrambi i lati delle Alpi e opportunità mancate».

Non solo disinteresse internazionale, a mettere in ginocchio la linea sono stati anche i pesanti eventi meteorologici del 2020 con il passaggio della tempesta Alex: “E dal luglio 2024 ripetute e quotidiane interruzioni del servizio in seguito a continue agitazioni del personale francese che indice numerosi scioperi senza preavviso – tant’è che in alcuni casi neanche il personale di Trenitalia ne è risultato informato”, prosegue il report.

A pagarne le spese come spesso accade sono proprio i pendolari, che quotidianamente usufruiscono della linea ferroviaria: “I pendolari sono all’esasperazione in quanto iniziano ad avere problemi sul posto di lavoro oltreché nella vita privata e stanno pensando ad azioni legali per tutelarsi. Invece di valorizzare la linea ferroviaria esistente, poi, l’interesse delle amministrazioni, soprattutto quella piemontese, è quello di pensare al raddoppio del tunnel stradale del Tenda, un progetto difficile e anche quello in ritardo”.

Non manca inoltre una menzione ai fasti del passato: “La linea, prima dei danni della guerra, era addirittura elettrificata, e permetteva di collegare Torino e il nord Italia in generale a Nizza per la via più breve e scenografica. Senza una chiara azione di rilancio da parte delle regioni Piemonte, Liguria e PACA sarà impossibilie immaginare un futuro migliore per questa linea”, conclude tristemente il report.